Coronavirus, l’appello del Papa: «Aiutiamo i disoccupati e preghiamo per l’Europa unita»

Papa Francesco

Il Papa prega per i disoccupati causati del Coronavirus e si appella all’unità dell’Europa. Durante la messa della mattina celebrata nella Sala della Biblioteca a Casa Santa Marta e trasmessa in streaming, Bergoglio si è rivolto a San Giuseppe lavoratore, di cui ricorrerà la festa venerdì prossimo: «Per sua intercessione, affido alla misericordia di Dio le persone colpite dalla disoccupazione a causa dell’attuale pandemia. Possa il Signore essere la Provvidenza di tutti i bisognosi e incoraggiarci ad aiutarli». Il pontefice, al momento della catechesi generale, ha rivolto il suo pensiero anche ai «perseguitati della giustizia». «E’ doloroso ricordare – ha dichiarato – che in questo momento, ci sono molti cristiani che patiscono persecuzioni in varie zone del mondo, e dobbiamo sperare e pregare che quanto prima la loro tribolazione sia fermata». I martiri di oggi, ha spiegato Francesco, «sono più dei martiri dei primi secoli. Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza: siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che è la Chiesa».

Non è la prima volta che il pontefice affronta i problemi dovuti al Covid-19. Nella messa del 23 aprile, infatti, ha pregato per le famiglie vittime di usura: «Uno degli effetti di questa pandemia». «Tante famiglie che hanno bisogno, fanno la fame, e purtroppo li aiuta il gruppo degli usurai. – aveva dichiarato –  Questa è un’altra pandemia, la pandemia sociale: famiglie di gente che ha lavoro giornaliero, o purtroppo lavoro in nero, non possono lavorare e non hanno da mangiare, con figli. E poi gli usurai che gli prendono il poco che hanno. Preghiamo, preghiamo per queste famiglie, per quei tanti bambini di queste famiglie, per la dignità di queste famiglie. E preghiamo anche per gli usurai: che il Signore tocchi il loro cuore e si convertano».

Il Papa si è anche schierato a favore della solidarietà tra i Paesi Ue. E lo ha fatto nel giorno della celebrazione di Santa Caterina da Siena, compatrona sia d’Italia sia d’Europa. «Questa grande figura di donna – ha osservato – attinse dalla comunione con Gesù il coraggio dell’azione e quella inesauribile speranza che la sostenne nelle ore più difficili, anche quando tutto sembrava perduto, e le permise di influire sugli altri, anche ai più alti livelli civili ed ecclesiastici, con la forza della sua fede». Per Francesco l’esempio di Santa Caterina deve essere d’ispirazione per «unire, con coerenza cristiana, un intenso amore alla Chiesa ad una efficace sollecitudine in favore della comunità civile, specialmente in questo tempo di prova». Il pontefice infine si è rivolto alla Santa affinché «protegga l’Italia durante questa pandemia e protegga l’Europa, perché è patrona d’Europa: protegga tutta l’Europa perché rimanga unita».

– Coronavirus, Arcuri: «Pronti a nuovo picco ma non all’apocalisse». In Italia altri 323 morti e 2086 nuovi casi
– App Immuni, l’avvocato Lisi (Anorc): «Senza tamponi, è un rischio inutile. Se non c’è trasparenza, non la scaricherò»
– Camorra, scarcerato l’ex ‘re delle pizze’ Antonio Righi: condannato a 14 anni per avere riciclato i soldi di due clan
– Violenza su pazienti disabili in una struttura protetta: 2 arresti nel Milanese
– Coronavirus, si rischia un nuovo esodo dal Nord: biglietti di treni e aerei già esauriti per il 4 maggio
– Aggredisce con calci e pugni l’ex compagna: 45enne arrestato nel Napoletano
– Coronavirus, Colao: «Apertura a ondate per testare il sistema. Urgono aiuti alle imprese»
– Bonus autonomi, il Governo valuta un tetto da 35mila euro sul reddito dichiarato
– Coronavirus, fase 2: verso la ripresa delle celebrazioni religiose. Ipotesi riaperture regionalizzate

mercoledì, 29 Aprile 2020 - 21:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA