Fase 2, dalla Calabria spallata al Governo: riaperti bar e ristoranti. Sindaci del Pd in rivolta contro l’ordinanza di Santelli

Il Governatore della Regione Calabria Jole Santelli

La Calabria riapre. La Regione governata da Jole Santelli di Forza Italia decide di dare una ‘spallata’ all’emergenza Coronavirus ed al Governo e, di fatto contraddicendo quanto chiesto dal ministro Francesco Boccia, delegato agli affari regionali, che ha chiesto decisioni coerenti con il decreto del Governo, apre anche bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, rosticcerie. Una riapertura ‘normale’: i bar potranno persino mettere i tavolini all’esterno. Una misura che apre la strada per altre Regioni, molta a guida centrodestra, che invocano la riapertura. Inizia la Santelli, ‘forte’ di un numero di contagi molto basso e dell’appoggio della sua coalizione nazionale.

La governatrice ha definito l’ordinanza un provvedimento che parla «il linguaggio della fiducia» ed appellandosi al «buon senso civico ed al rispetto delle regole» mostrato dai calabresi in questi mesi, concede loro delle importanti aperture, uniche in Italia. Dunque a partire da oggi, 30 aprile, consente gli spostamenti tra Comuni per svolgere sport individuali e per raggiungere imbarcazioni ma soprattutto consente «la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto» e «la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto». Ovviamente, si precisa, nel rispetto delle misure anti-contagio.

Riaprono anche i mercati all’aperto per i generi alimentari, anche fuori dal proprio Comune (con guanti e mascherine obbligatori) e la vendita di fiori ambulante. La Calabria è nella parte bassa della classifica nazionale dei contagi per il Covid-19 con 1.102 persone positive, cinque in più nelle ultime 24 ore, e 86 vittime dall’inizio dell’emergenza.

Non tutti gli amministratori locali calabresi però la pensano come Santelli, soprattutto i sindaci del Partito democratico. Per tutti parla il capogruppo d’opposizione in Consiglio regionale Pippo Callipo: «Fino a pochi giorni fa – scrive – la presidente della Regione Jole Santelli parlava di tenere chiusa la Calabria fino a fine maggio, oggi addirittura anticipa la fase 2 andando ben oltre le riaperture che il governo ha annunciato per il 4 maggio. Quella annunciata stasera dalla presidente Santelli, con un tempismo quantomeno irresponsabile perché prevede le riaperture già per domani (oggi ndr), è un’ordinanza – prosegue– molto imprudente ed evidentemente incoerente con quanto sostenuto da lei stessa fino a ieri».

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Ma l’esempio della Santelli potrebbe essere seguito da altri Governatori, sempre del centrodestra. I presidenti di Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Molise, e il presidente della provincia autonoma di Trento hanno infatti scritto al presidente della Repubblica Mattarella e al premier Giuseppe Conte: «La fase 2 è una fase nuova, che si giustifica per una progressiva diminuzione dell’emergenza. E’ essenziale che si ritorni progressivamente ad un più pieno rispetto dell’assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. È necessario giungere a una “normalizzazione dell’emergenza» che consenta un ritorno agli equilibri democratici previsti dalla Costituzione.

Chiedono inoltre che la parte del Dpcm che prevede che le Regioni possano intervenire solo con misure più restrittive «venga riformata in quanto non dotata della necessaria flessibilità capace di riconoscere alle Regioni, laddove la situazione epidemiologica risulti migliorata e i modelli previsionali di contagio in sostenuta decrescita, la possibilità di applicare nei loro territori regole meno stringenti di quelle previste a livello nazionale, con una compressione delle libertà costituzionali strettamente proporzionata all’esigenza di tutela della salute collettiva». Un appello sottoscritto ieri dalla Santelli che poi ha deciso, in tarda serata, di dare direttamente (ed a nome del centrodestra) una spallata al Governo.

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giovedì, 30 Aprile 2020 - 08:01
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