Poliziotto ucciso a Napoli, il gip lascia in carcere 4 indagati: 3 rispondono di omicidio volontario. Lo sfogo della moglie

Pasquale Apicella, l'agente scelto morto nel tentativo di fermare due ladri
Pasquale Apicella, l'agente scelto morto nel tentativo di fermare dei ladri

L’abbraccio delle forze dell’ordine alla moglie e ai figli di Pasquale Apicella ha il suono delle sirene delle auto d’ordinanza e il colore azzurro dei lampeggianti accesi. Sotto casa di Pasquale, una casa dove il dolore è entrato di prepotenza, parcheggiano l’una accanto all’altro auto della polizia, della finanza e dei carabinieri. Sostano lì per diversi minuti. In segno di omaggio e di vicinanza a Giuliana Ghidotti e ai suoi due bambini. E’ un abbraccio simbolo che cade nel giorno in cui il giudice per le indagini preliminari Marco Giordano del Tribunale di Napoli si pronuncia sull’udienza di convalida del fermo per i quattro rom che nelle prime ore di lunedì scorso hanno forzato, a bordo di un’Audi A6, un posto di blocco della Polizia di Stato, per scappare dopo un fallito colpo in banca, hanno provocato la morte dell’agente scelto Pasquale Apicella.

Disposto il carcere per tutti gli indagati: Fabricio Hadzovic, 40 anni, che era alla guida della vettura, Admir Hadzovic di 27 anni, il 39enne Igor Adzovic e il 23enne Renato Adzovic. Accolta la richiesta dei pubblici ministeri Curatoli e Battiloro, coordinati dal procuratore aggiunto Rosa Volpe. L’accusa contestata a tre indagati è quella di omicidio volontario con l’aggravante di avere commesso il reato ai danni di un pubblico ufficiale e per procurarsi l’impunità. Secondo gli inquirenti e anche secondo il gip, i quattro indagati avrebbero scelto di usare l’auto sulla quale viaggiavano contromano a forte velocità come un’arma nonostante ormai fossero accerchiati dalle forze dell’ordine. Solo Renato Adzovic non risponde di omicidio perché, dopo avere svolto il ruolo di ‘palo’ nel tentativo di furto, era scappato a piedi.

La difesa degli indagati (avvocati Cesare Amodio, Raffaella Pennacchio, Giovanni Abbate e Giulia Manna) ha già annunciato il ricorso al Riesame con l’obiettivo di ottenere un ridimensionamento dell’accusa. In sede di interrogatorio di garanzia Fabricio Hadzovic ha ripetuto di non avere avuto intenzione di uccidere il poliziotto: «Avrei preferito morire io». Il 2 maggio, intanto, ci sarà l’autopsia sul corpo di Pasquale e quindi la riconsegna della salma alla famiglia per i funerali. «La vita della nostra famiglia è stata colpita da una disgrazia senza eguali. Io e i miei figli abbiamo salutato Lino domenica sera quando è uscito per il suo turno di lavoro e non lo abbiamo più visto, non lo potremo più riabbracciare perché ci è stato strappato via mentre, con coraggio, faceva il suo dovere», dice Giuliana Ghidotti, moglie di Pasquale, affidando le sue parole all’avvocato Gennaro Razzino.

«Nulla sarà più come prima per me e per i nostri bambini e non sappiamo come potrà essere il nostro futuro senza di lui – aggiunge – Eppure, in questa immane tragedia, ho sentito forte il sostegno e l’abbraccio innanzitutto delle Istituzioni tutte, del Corpo della Polizia di Stato, delle forze armate, dei corpi armati dello Stato, vigili del fuoco e amministrazioni locali e di tantissimi concittadini che hanno voluto dimostrare la loro vicinanza con un gesto di tangibile solidarietà. Giunga dal più profondo del cuore il mio grazie a tutti quelli che hanno pianto insieme a me e ai miei bambini la perdita del nostro amato Lino». Giuliana sarà presente, come ha annunciato, al processo: «Voglio essere presente a tutte le udienze per guardare negli occhi gli assassini di mio marito. Anche il giudice dovrà guardarli negli occhi».

Leggi anche:
– 
Camorra, estorsioni ad imprenditori: due arresti nel clan Puca. Ordinanza per il figlio di Pasquale ‘o minorenne
– 
Coronavirus, parlamentari della Lega ‘occupano’ Camera e Senato. Salvini: «Qui finché il Governo non darà risposte»
– Esami di maturità, Azzolina: «Inizieranno il 17 giugno. Cambia la composizione del voto finale»
– Coronavirus, l’appello del Papa: «Aiutiamo i disoccupati e preghiamo per l’Europa unita»
Coronavirus, Arcuri: «Pronti a nuovo picco ma non all’apocalisse». In Italia altri 323 morti e 2086 nuovi casi
– App Immuni, l’avvocato Lisi (Anorc): «Senza tamponi, è un rischio inutile. Se non c’è trasparenza, non la scaricherò»

giovedì, 30 Aprile 2020 - 11:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA