Campania, via libera al Calcio Napoli e agli sportivi: sì agli allenamenti, imposte rigide condizioni e sanzioni per chi sgarra


Via libera agli allenamenti sportivi, anche del Calcio Napoli. Con ordinanza (la numero 43) del 3 maggio, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha autorizzato sul territorio regionale, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali – nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive anche non individuali.

Il via libera è stato dato purché gli allenamenti siano effettuati in forma individuale e rispettando specifiche condizioni: gli allenamenti devono essere preceduti dall’espletamento di test diagnostici sugli atleti al fine di accertare la negatività al Coronavirus; possono avvenire in presenza di spazi delimitati di allenamento ad uso esclusivo di ciascun atleta per tutta la sessione di allenamento, anche ricompresi in aree di più vasta estensione; vi deve essere una limitazione dell’uso degli spogliatoi ed altri spazi comuni secondo modalità idonee ad assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri e fatta salva l’adozione delle misure di cui al successivo punto 1.5; laddove possibile gli atleti devono accedere agli impianti già in tenuta di allenamento e rientrino a fine allenamento presso le proprie abitazioni, evitando l’uso di spogliatoi e docce presso l’impianto; è obbligatorio il controllo medico con periodicità almeno settimanale sugli atleti; infine devono essere adottate misure igienico-sanitarie, secondo standard proposti dalle società o federazioni e assentiti dall’Unità di crisi regionale.

Il mancato rispetto delle misure di contenimento e prevenzione del rischio di contagio comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria (pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000) a carico della società o federazione.

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lunedì, 4 Maggio 2020 - 11:31
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