Napoli, giudice positivo al Coronavirus: magistrati e personale a casa, chiusi 3 piani. L’enigma del termolaser

Tribunale di Napoli
Il Tribunale di Napoli

Proprio nel momento più delicato, quello in cui si attendevano le linee guida per bilanciare la ripresa dell’attività giudiziaria e la sicurezza degli operatori del diritto, il Tribunale di Napoli ripiomba psicologicamente a due mesi fa. Ripiomba cioè a quei primi di marzo che registrarono il primo caso di contagio di un giudice, costringendo il procuratore generale Luigi Riello a rivedere il suo approccio al contagio nel Palazzo di Giustizia.

Oggi come allora c’è un giudice positivo al Covid-19 e oggi come allora scatta la fase della precauzione e dei protocolli di sicurezza: su disposizione del presidente del Tribunale Elisabetta Garzo, tutti i magistrati e il personale in servizio presso i piani 11, 12 e 13 della Torre B dovranno restare a casa nella giornata di oggi, 5 maggio, per consentire la sanificazione degli ambienti. E chi ha avuto stretti contatti con il magistrato dell’ufficio gip risultato positivo è stato invitato a contattare il proprio medico.

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Il giudice positivo ha lavorato in ufficio per tutta la settimana appena trascorsa. La notizia ha ovviamente destato preoccupazione soprattutto in una fase in cui si guardava al ritorno in aula e l’incubo contagio sembrava fuori dal Tribunale. Non solo: ad accrescere la preoccupazione è anche la consapevolezza che il Covid-19 è assai insidioso.

Dal 27 aprile si entra in Tribunale solo dopo avere superato la prova del termolaser, vale a dire la misurazione della temperatura corporea. E se il giudice sino ieri (ad eccezione del ponte del primo maggio) ha superato il test significa che non presentava sintomi e che, dunque, il termolaser è un buon aiuto per rilevare i casi sospetti più evidenti ma non sufficiente. È da qui che si dovrà ripartire per elaborare le linee guida, linee guida che devono arrivare in fretta: l’11 maggio è l’ultimo giorno della sospensione dei termini per i procedimenti penali e civili, poi si dovrà tornare in Tribunale.

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martedì, 5 Maggio 2020 - 07:50
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