Crac turismo, il Coronavirus rischia di divorare 40mila imprese e 184mila posti di lavoro. Allarme rosso in Sardegna

spiaggia sardegna
Una delle spiagge della Sardegna

Il settore turismo è a rischio crac e la ricaduta più pesante sarà subita dal Sud Italia, dove le imprese legate al turismo, soprattutto a quello estivo, fanno da traino all’economia locale. Un’indagine di Demoskopika ha stimato che, in tutta Italia, rischiano il fallimento oltre oltre 40mila imprese del comparto turistico italiano, questo a causa della perdita di solidità finanziaria con una contrazione del fatturato di almeno 10 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che si ripercuoterebbe immediatamente sul mercato del lavoro con una perdita di oltre 184mila posti. Già nei primi tre mesi dell’anno è di quasi 7mila unità in meno, contro un calo di 6mila del primo trimestre 2019, infatti, il saldo tra le imprese iscritte e quelle cessate. Il peggiore bilancio della nati-mortalità del sistema turistico dal 1995 ad oggi.

Tra le regioni che subiranno maggiormente il peso del collasso economico vi sono la Sardegna e la Sicilia, anche perché l’incasso di questa imminente estate è ormai sfumato. Secondo lo scenario prospettato da un’analisi di Demoskopika, per l’anno in corso la Sardegna a dovrebbe perdere 5.778 addetti. Non solo: ci sono anche 1.325 imprese a rischio fallimento. Si tratta di stime, ma i primi numeri certi, che si riferiscono al primo trimestre del 2020, non danno buoni segnali. Le cessazioni in Sardegna di imprese turistiche sono state già 354 con un saldo negativo di 241 aziende. Le nuove iscrizioni solo 113. Un andamento negativo confermato anche dall’analisi della serie storica del tasso di crescita, cioè del rapporto tra il saldo fra iscrizioni e cessazioni rilevato a fine trimestre e lo stock delle imprese registrate alla fine dell’anno precedente: la Sardegna fa segnare, più o meno in linea con le altre Regioni, un -1,51 per cento.

Il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese del settore risente delle restrizioni necessarie per frenare l’avanzata della pandemia del Covid-19: a livello nazionale è il peggiore bilancio della nati-mortalità del sistema turistico degli ultimi 25 anni. «Migliaia di posti di lavoro nel comparto turistico – commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – sono appesi al filo di un integrato piano di provvedimenti che deve sostenere il sistema a superare la crisi in tempi rapidi. Un organico pacchetto di misure che, almeno ad oggi, stenta a vedere la luce e senza il quale sarà difficile coprire le insolvenze e scongiurare i fallimenti degli operatori della filiera».

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mercoledì, 6 Maggio 2020 - 13:42
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