Fase 2, Bolzano anticipa tutti: sì alla riapertura di bar, ristoranti e musei. Poi toccherà a parrucchieri ed estetiste

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Il Consiglio provinciale di Bolzano questa notte

Bolzano mette la freccia e decide la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri, estetiste musei. La decisione è arrivata stanotte, nel corso della seduta del consiglio provinciale, così da accelerare la fase 2. Domani possono perciò aprire i negozi, mentre lunedì tocca a parrucchieri, bar, ristoranti e musei.

«La crisi – ha detto il governatore Arno Kompatscher in chiusura dei lavori – è stata una grande sfida per tante categorie, dalle famiglie alle imprese, e le prossime settimane saranno comunque difficili. La legge forse delude alcune aspettative, ma è stato giusto proseguire insieme su questa strada».

Dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione, attesa in giornata, entrano in vigore le misure per la ripresa delle attività «condizionata dall’osservanza rigorosa e responsabile delle misure di sicurezza». Il testo prevede il divieto di assembramento, l’osservanza di una distanza di due metri, un adeguato rapporto tra superficie e persone per tutte le attività economiche. Domani possono riaprire le attività produttive industriali, artigianali e commerciali.

L’11 maggio è la volta dei servizi alla persona e di quelli di ristorazione e somministrazione alimenti e bevande, nonché delle attività artistiche e culturali compresi musei, biblioteche e centri giovani. Dal 25 maggio riaprono invece le strutture ricettive e gli impianti a fune. I servizi di assistenza all’infanzia potranno riprendere dal 18 maggio con gruppi ridotti, da domani invece già i servizi sociali. La programmazione del servizio di trasporto pubblico è disposta dall’assessore competente con servizi modulati assicurando quelli essenziali. I sindaci e le sindache possono adottare misure più restrittive.
Le misure della legge sulla Fase 2 approvata oggi dal Consiglio provinciale di Bolzano riguardano ambiti in cui la Provincia ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali. Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nell’articolato vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche.

Negli allegati sono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali. Di seguito una sintesi delle misure più importanti. Gli spostamenti, all’interno del territorio provinciale e nel territorio trentino, sono liberi, mentre quelli verso altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi previsti dalla normativa statale. Se Austria e Svizzera lo consentiranno, sarà possibile varcare i rispettivi confini.

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venerdì, 8 Maggio 2020 - 09:23
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