Coronavirus, nuovo contagio a Torre Annunziata. Il sindaco chiede più controlli: «Troppi giovani in strada»

Sindaco
Il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione

A Torre Annunziata, in provincia di Napoli, un nuovo caso di contagio da Coronavirus. E’ risultato positivo ai tamponi, infatti, un giovane operatore sanitario in servizio presso un ospedale della Regione Campania. A darne notizia è il Comune oplontino. «Il soggetto è asintomatico e si trova in isolamento domiciliare insieme ai propri familiari» spiegano dall’ente. Ad oggi, il bilancio complessivo è di 15 cittadini contagiati, 6 guariti e 5 deceduti. Quattro le persone ancora positive, tutte sottoposte alla quarantena. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati effettuati 403 tamponi. 72, invece, i soggetti che si trovano in isolamento domiciliare.

Da più parti però è giunto l’appello a un maggiore presidio del territorio. A via Gino Alfani,  luogo prescelto per la movida oplontina e per gli apertivi tra amici, i cittadini si lamentano da giorni dell’affollamento che puntalmente si presenta dalle 19 circa. «Nella giornata di lunedì – spiega il sindaco Vincenzo Ascione – ho scritto al Prefetto di Napoli, Marco Valentini, chiedendo un rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine in città, in modo da poter garantire maggiore ordine e il rispetto delle regole in materia di gestione e contenimento dell’emergenza sanitaria».

«Con l’inizio della ‘Fase 2’ – continua il sindaco -, e il parziale allentamento delle misure restrittive, una parte dei cittadini – in particolare i più giovani – si sono riversati in strada creando diversi assembramenti in alcuni luoghi del territorio (litorale e spiagge in particolare), senza rispettare la distanza interpersonale e, in molti casi, senza indossare i dispositivi di protezione individuale».

«Sarebbe delittuoso, in questo momento, vanificare gli enormi sacrifici fatti dalla popolazione, e un’ulteriore ed eventuale chiusura dovuta ad una diffusione non più controllata dei contagi o allo scoppio di qualche focolaio, metterebbe ulteriormente in ginocchio l’economia locale già gravemente provata da anni di crisi economica» conclude Ascione.

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mercoledì, 13 Maggio 2020 - 17:22
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