Le mani della ‘ndrangheta sugli appalti, chiusa l’inchiesta a Reggio Calabria: in 19 a rischio processo

guardia di finanz

La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari a 19 persone tra i quali imprenditori e funzionari pubblici infedeli, indagate, a vario titolo, per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, intestazione fittizia, aggravati dal metodo mafioso, corruzione, reati ambientali e abuso d’ufficio.

A seguito dell’avviso di chiusura indagini, i destinatari dell’atto avranno 20 giorni di tempo per decidere se depositare ulteriori memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Poi la parola tornerà alla procura della Repubblica di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Bombardieri, che dovrà decidere se avanzare la richiesta di rinvio a giudizio, dando così il via all’udienza preliminare.

L’operazione, denominata “Rupes”, che avrebbe portato alla luce una serie di appalti truccati, si fonda sulle risultanze delle indagini condotte dal Gico di Reggio Calabria, nei confronti di imprenditori “collusi” con esponenti delle cosche cittadine e pubblici ufficiali corrotti che, associandosi tra loro, avrebbero determinato, tra il 2009 e il 2013, per imprese riconducibili a soggetti vicini alle cosche “Condello”, “Libri”, “Tegano”, “Paviglianiti” di San Lorenzo e “Iamonte” gli esiti di diverse gare per lavori pubblici.

Leggi anche:
Coronavirus, De Luca dichiara Letino zona rossa. Test sierologici su tutta la popolazione
– Fase 2, dal 3 giugno frontiere italiane aperte per i cittadini dell’Unione Europea
– Mafia, l’ex deputato dell’Ars Ruggirello guarito dal Covid-19: torna nel carcere di Santa Maria Capua Vetere
Il murale ‘Fontana assassino’, il governatore: «Clima antilombardo». Il Partito dei Carc: «Solo scaricabarile»
– Omicidio Luca Sacchi, al via il processo: cinque gli imputati, c’è anche la fidanzata

domenica, 17 Maggio 2020 - 10:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA