Bufera sui magistrati, dopo un anno è di nuovo tsunami. Le ‘correnti’ le une contro le altre per la mancata lotta al lobbismo


E’ di nuovo caos nel mondo nel mondo della magistratura. E sempre per via della ormai tristemente famosa inchiesta della procura di Perugia che un anno fa alzò il velo sul tentativo di condizionamento delle nomine dei capi di alcuni uffici di procura. Le nuove indiscrezioni di stampa che hanno acceso i riflettori su altri magistrati che dialogavano con il pm (sospeso) Luca Palamara di incarichi e promozioni hanno messo a nudo la mancata ‘rivoluzione’ etica che un anno fa l’Associazione nazionale magistrati aveva promesso a più riprese nel tentativo di scongiurare l’assalto della classe politica, che aveva pure accarezzato l’idea di rimettere mano alle nomine del Consiglio superiore della magistratura.

Le carte di Perugia svelano in maniera plastica quello che tutti sussurravano nei Palazzo: le ‘correnti’ hanno un peso decisivo nelle carriere di giudici e pubblici ministero, e quelle carriere, in alcuni casi, subiscono un salto di qualità o un rallentamento a causa di logiche spartitorie di incarichi. E così a distanza di un anno da quello tsnunami e quando la politica, anche a causa dell’emergenza Coronavirus, ha allentato la presa sulla magistratura, ecco che viene alla luce la mancata risoluzione del problema. Una circostanza che oggi mette di nuovo le une contro le altre le singole ‘correnti’ e costringe l’Anm nuovamente a correre i ripari per evitare di essere accusata di avere nascosto la polvere sotto il tappeto. «L’Anm è in attesa della trasmissione degli atti per operare una ricostruzione completa di ciò che è stato anticipato dalla stampa, sin da ora assicuriamo l’applicazione del medesimo rigore nella valutazione dei fatti che emergeranno», afferma la Giunta del sindacato delle toghe, ricordando di aver «assunto una posizione netta ed inflessibile sui gravissimi episodi emersi dalle indagini svolte dalla Procura di Perugia che hanno disvelato il progetto di spostare al di fuori del luogo istituzionale le scelte in ordine alle nomine dei dirigenti degli uffici giudiziari, concordandole con parlamentari ed ex consiglieri del Csm».

Negli ultimi giorni, sottolineano i vertici dell’Anm, «alcuni quotidiani hanno iniziato a pubblicare stralci di conversazioni e di chat whatsapp dalle lettura delle quali emergono possibili violazioni di natura etica e deontologica e, in particolare, dell’articolo 10 del codice etico che fa divieto ai magistrati di servirsi del ruolo istituzionale o associativo per ottenere benefici o privilegi per sé o per altri o di influire impropriamente per ottenere promozioni, trasferimenti, assegnazioni di sede e incarichi di ogni natura cui aspirino». Secondo la Giunta, «era poi evidente che, oltre agli episodi di inaudita gravità già emersi a giugno, dalle intercettazioni sarebbero potute emergere altre vicende di possibile rilevanza deontologica o disciplinare». I vertici dell’Anm rilevano quindi di aver «chiesto da subito la trasmissione degli atti di indagine alla procura di Perugia, al Csm ed al ministero ma ci è stato opposto il segreto investigativo. Ciò malgrado, il collegio dei probiviri dell’Anm si è riunito più volte e, ottenuti gli atti del procedimento disciplinare a carico del dottor Palamara, ha concluso il procedimento, demandando al cdc le proprie proposte disciplinari. Abbiamo reiterato formalmente – si legge ancora nella nota dell’Anm – la richiesta dopo la notizia del deposito dell’avviso di conclusione delle indagini. La richiesta è motivata dalla necessità di acquisire ulteriori elementi sulle posizioni di alcuni colleghi già deferiti ai probiviri e di valutare le eventuali altre condotte rivelate da quegli atti».

Se l’Anm guidata da Luca Poniz di Area prova quindi a dimostrare il suo impegno nella delicata vicenda, ci sono però ‘correnti’ che vanno all’attacco. E sono le ‘correnti’ che proprio a seguito dello scandalo delle toghe hanno visto ridimensionare il loro peso sia nell’Anm che nel Csm. «Il correntismo non sarà sconfitto e ogni rinnovamento è destinato a restare parola vuota se non si opera per riforme concrete immediate e efficaci, che pongano rimedio alle cause di degenerazione del sistema», dice Unicost, la corrente cui apparteneva Palamara e tra le due colpite dallo scandalo. «L’indagine di Perugia ha svelato la debolezza delle correnti e il lobbismo, trasversale e sotterraneo, che ha occupato il vuoto lasciato da quella debolezza», affermano il presidente Mariano Sciacca e il segretario del gruppo Francesco Cananzi. E oggi «la violenza delle chat virgolettate impone autocritica e coraggiosi passi in avanti, nella consapevolezza che sono il bene collettivo, la solidità dell’Istituzione magistratura e del Consiglio Superiore ad essere in gioco; un ‘gioco’ che rischia di delegittimare non i singoli, ma l’intero ordine giudiziario e che mette quindi direttamente a rischio l’equilibrio declinato nella Carta costituzionale».

Durissima invece la posizione di Magistratura Indipendente: «Il governo dell’Anm è nelle mani dei moralizzatori (Area e Upc con al fianco gli scudieri di AeI), gli stessi che nel recente passato hanno auspicato che un nuovo umanesimo defibrillasse le moribonde coscienze dei protagonisti della giurisdizione», si legge in una nota a firma dei componenti del Cdc di Mi, Stefano Buccini, Nunzia Ciaravola, Edoardo Cilenti, Giancarlo Dominijanni, Paola D’Ovidio, Liana Esposito e Ugo Scavuzzo. «Non intendiamo chiedere lo scalpo dei colleghi a vario titolo protagonisti delle conversazioni di più recente pubblicazione; intendiamo però conoscere la loro posizione, la loro versione dei fatti, la loro lettura; la loro difesa. Però chiediamo – insiste Magistratura Indipendente – che chi governa l’Associazione Nazionale Magistrati sui più recenti accadimenti prenda posizione; non intendiamo imbastire processi mediatici o di piazza – che lasciamo agli altri – ma vogliamo capire quale reale percorso di rinnovamento abbiano intrapreso i colleghi che, scossi dagli eventi del maggio 2019, oggi governano l’Associazione».

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lunedì, 18 Maggio 2020 - 17:39
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