Coronavirus, la protesta dei conducenti dei bus turistici: «Abbandonati e dimenticati»

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Una categoria «fantasma, dimenticata e abbandonata»: sono i lavoratori dei bus turistici con conducente, in protesta davanti la sede della Prefettura, a Napoli, per chiedere di essere ascoltati. E’ il primo ‘corteo’ post lockdown che attraversa parte della città: con i loro autobus, circa una dozzina, hanno raggiunto Largo di castello e, a colpi di clacson hanno sfilato intorno alla fontana in piazza Trieste e Trento, prima di dirigersi verso la Stazione marittima.

I lavoratori, otre 200, hanno proseguito a piedi, da piazza Municipio fino a piazza del Plebiscito, davanti alla sede della Prefettura, rispettando le misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, indossando le mascherine e, con loro, hanno striscioni: «Turismo petrolio d’Italia: dimenticati», «Cassa integrazione fantasma», «Bloccati dalle banche». «Siamo abbandonati e dimenticati anche dall’ultimo decreto», spiega Alberino Pennino, presidente di Assobus Campania.

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mercoledì, 20 Maggio 2020 - 14:30
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