Coronavirus, Campania fanalino di coda per numero di tamponi. E la Lombardia ne fa quanti la Basilicata

coronavirus tamponi

In Lombardia si fa lo stesso numero di tamponi della Basilicata. E questo, nonostante il Coronavirus nella due Regioni non abbia avuto conseguenze paragonabili. L’utilizzo della ‘tamponatura’ soprattutto in questa delicata fase 2 è stato studiato da Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Servizi Sanitari dell’Università Cattolica, campus di Roma) che ha esaminato i dati numerici raffrontando contagi e numero di test effettuati, desumendone – questa la ‘conclusione’ dello studio – che non sempre i tamponi vengono effettuati laddove servono e non c’è chiara correlazione tra incidenza nuovi casi e numero di tamponi. La Campania, nella classifica di Altems, si piazza peraltro come fanalino di coda con un tasso dell’1,19%, dato dal numero di tamponi effettuati ogni mille abitanti. Tra le Regioni ‘virtuose’ il veneto.

In base all’Istant Report Covid-19 di Altems le Regioni con maggiore incidenza settimanale dell’infezione sono Liguria e Lombardia (26 casi ogni 100.000 abitanti), con un valore sensibilmente in diminuzione della Lombardia rispetto alla scorsa settimana (42 casi ogni 100.000 abitanti). Entrambe però effettuano un numero di tamponi per 1000 abitanti pari a quelli della Basilicata in cui l’incidenza dei casi è di appena 7 casi ogni 100.000. Eppure, soprattutto in fase 2, è fondamentale il rapporto tra numero delle persone positive e il numero di persone testate ogni settimana. Si passa da valori prossimi allo zero (Umbria, Sardegna, Basilicata e Calabria) fino al 6% della Liguria. La Lombardia è al 5%, la media italiana al 2%.

«In Liguria e Lombardia la quota della popolazione testata sembra molto bassa considerando l’alta incidenza dei contagi registrata nell’ultima settimana”, sottolinea Americo Cicchetti coordinatore del gruppo di lavoro dell’Università Cattolica, «Veneto, Friuli Venezia Giulia, Province Autonome di Bolzano e Umbria sono le Regioni più previdenti sotto questo punto di vista. Infatti, a fronte di una incidenza settimanale di nuovi casi sotto la media nazionale, associano un elevato rapporto tra popolazione e tamponi».

Il report evidenzia inoltre che le Regioni continuano a differenziarsi in termini di strategia di ricerca del virus attraverso i tamponi anche se il trend nazionale è in crescita: rispetto alla settimana scorsa, in Italia il tasso per 100.000 abitanti è passato da 7,07 a 7,14. Il tasso settimanale più basso si registra in Puglia (è di 3,06 tamponi per mille abitanti nell’ultima settimana); quello più alto nella Provincia autonoma di Trento (28,38 per mille abitanti), subito dopo la Valle d’Aosta con 17,89 per mille abitanti. Il Lazio si ferma a 4,90, sotto la media nazionale (7,14 tamponi per mille abitanti). «Osservando il dato dall’inizio dell’epidemia a livello nazionale, il 3,31% ha ricevuto il tampone. Il valore massimo in Valle d’Aosta con il 7,85, il minimo in Campania (1,19%)».

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venerdì, 22 Maggio 2020 - 08:57
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