Giustizia, il magistrato napoletano Piccirillo torna in via Arenula: è il nuovo capo gabinetto del Guardasigilli

Raffaele Piccirillo

E’ il magistrato napoletano Raffaele Piccirillo, di origini porticesi, il successore di Fulvio Baldi come capo gabinetto del ministero della Giustizia. Il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura il collocamento fuori ruolo del magistrato che attualmente è sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione ma che nel suo curriculum vanta anche una importante collaborazione con gli uffici ministeriali di via Arenula. Non appena sarà compiuto questo passaggio formale, Piccirillo potrà insediarsi a via Arenula.

In magistratura dal 1994, Piccirillo – che ha da pochi giorni festeggiato 53 anni – ha legato la sua carriera al distretto partenopeo prima di avviare collaborazioni con uffici ministeriali: fino al dicembre 2000 è stato in servizio al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (prima come giudice del dibattimento e poi come gip); dall’aprile 2008 al 2013 è stato giudice delle indagini preliminari a Napoli, dove si è occupato anche di formazione dei magistrati ordinari del distretto di Corte d’Appello di Napoli, area penale. Poi l’incarico alla Corte di Cassazione come magistrato addetto all’ufficio del Massimario.

Dal settembre 2014 al giugno 2018 è stato Direttore generale della giustizia penale al ministero della Giustizia e poi Capo del Dipartimento per gli affari di giustizia, incarico quest’ultimo che viene conferito nel 2017 dall’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando (Pd). Ha inoltre ricoperto il ruolo di responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, curando, tra l’altro, l’elaborazione del codice di comportamento dei dipendenti e del Piano triennale anticorruzione 2018-2020, e per oltre un anno ha retto la Direzione generale dell’Ufficio centrale degli Archivi notarili. Diventa anche coordinatore dell’attività internazionale del ministero di via Arenula in materia di corruzione. 

Dal 2015 è a capo della delegazione italiana presso il Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa (GRECO): in questa sede ha contributo alle evoluzioni e alla rappresentazione del quadro preventivo e repressivo, che hanno condotto, nel dicembre 2019, alla valutazione di globale “compliance” dell’Italia rispetto alle raccomandazioni formulate dal Greco all’esito del III Ciclo di valutazione. Nel suo curriculum anche pubblicazioni in materia di confisca “allargata”, rapporti tra sequestro penale e fallimento, messa alla prova, ordine europeo di indagine e videoconferenze internazionali. 

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lunedì, 25 Maggio 2020 - 13:18
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