Le chat su Salvini arrivano al Csm, i laici della Lega: aprire una pratica per verificare la posizione dei magistrati interessati

Csm

Valutare «eventuali fatti risultanti» dall’articolo pubblicato sul quotidiano ‘La Verità’ del 21 maggio dal titolo «Le chat delle toghe su Salvini: “Anche se ha ragione lui adesso dobbiamo attaccarlo”». E’ quanto chiedono al Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura i laici della Lega Emanuele Basile e Stefano Cavanna.

I due, nello specifico, hanno sollecitato l’apertura di una pratica in Prima Commissione per «effettuare un’approfondita istruttoria» e «conseguentemente, accertare la conformità della condotta dei citati magistrati al dovere di autonomia ed indipendenza, ovvero ad altro dovere meglio visto e/o ritenuto», nonché «al fine di adottare le iniziative meglio ritenute».
Nell’articolo in questione vengono riportate alcune conversazioni tra il pm romano Luca Palamara ed altri magistrati nelle quali – siamo nel 2018 – si parla di Salvini che all’epoca, in qualità di ministro dell’Interno, era alle prese con il blocco dello sbarco dei migranti. In alcune di quelle conversazione, in buona sostanza, c’era chi esprimeva il suo favore rispetto all’azione di Salvini ma – è il caso di Palamara – assumeva che ad ogni modo «va a attaccato».

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Nella loro richiesta, i consiglieri laici della Lega chiedono di concentrarsi sulle conversazioni che Palamara ha intrattenuto con «il dottor Paolo Auriemma, qualificato nell’articolo come il capo della Procura di Viterbo, il dottor Francesco Minisci, indicato quale ex presidente dell’Anm, il dottor Nicola Clivio, testualmente consigliere del Csm, il dottor Giovanni Ariolli, qualificato quale consigliere di Cassazione, il dottor Riccardo Fuzio indicato quale ex procuratore generale della Cassazione, la dottoresssa Bianca Ferramosca, qualificata come componente della giunta esecutiva dell’associazione Anm, il dottor Nicola di Grazia, indicato quale giudice a Tivoli».

Secondo Basile e Cavanna, «è possibile che anche quanto riguardi gli altri soggetti citati in detta narrativa possa assumere, agli esiti della relativa istruttoria, un qualche interesse ai fini delle competenze della Prima Commissione».

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martedì, 26 Maggio 2020 - 19:43
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