Con 310 sì e 228 la Camera conferma la fiducia al Governo, posta sul decreto ‘Imprese’. Disco verde anche al provvedimento economico, concentrato in maniera specifica sull’imprenditoria stroncata dal Coronavirus in questi difficili mesi di lockdown, in attesa del passaggio al Senato per l’approvazione finale e definitiva il prossimo 3 giugno. Diverse le novità introdotte rispetto all’impianto iniziale del testo, novità che puntano alla semplificazione per venire incontro alle urgenti richieste degli imprenditori. Pensiamo a quelli che devono chiedere il prestito con garanzia dello Stato, per i quali viene meno l’istruttoria bastando, in base al decreto appena passato alla Camera, la mera autocertificazione. Si allungano anche i tempi per la restituzione dei prestiti con garanzia statale al 100% (che aumentano da 25mila a 30mila euro), da 6 a 10 anni per ridare i soldi alla banca. I prestiti superiori, fino a 800 mila euro, con garanzia pubblica fino all’80% e quella di Confidi per arrivare al 100%, potranno essere restituiti in 30 anni. Mentre si estende alle partecipate pubbliche la garanzia statale del Fondo delle Pmi per i prestiti fino a 5 milioni finora prevista per le imprese private con non più di 499 dipendenti.
Come detto, le procedure per ottenere il prestito vengono velocizzare con la possibilità per l’azienda di presentare solo una autocertificazione; il prestito inoltre può essere richiesto anche da quegli imprenditori che in passato abbiano avuto problemi con il pagamento delle rate dei mutui. L’attivazione di un prestito accompagnato dalla garanzia pubblica determina per il beneficiario anche la sospensione delle segnalazioni alla Centrale rischi fino al 30 settembre. Novità vengono introdotte anche in materia di responsabilità: l’imprenditore, il manager pubblico, il dirigente pubblico e scolastico che faccia rispettare le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro non verrà chiamato in causa se il dipendente si ammalerà di Coronavirus.
Con un emendamento approvato in commissione, fino al 31 dicembre 2020 è stata estesa ai settori siderurgico e agroalimentare la Golden Power, cioè quella serie di poteri speciali che permettono al Governo di intervenire nella gestione delle società ritenute strategiche. Finora la golden power riguardava alcuni ambiti come la difesa, la sicurezza nazionale, l’energia, i trasporti e le comunicazioni.
E’ stato introdotto un credito di imposta del 30 per cento delle spese sostenute per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’estero che nel 2020 sono state disdette per il coronavirus. E’ stata estesa la platea di chi può richiedere la sospensione dei mutui prima casa. Ora ne fanno parte anche titolari di ditte individuali, piccoli imprenditori, artigiani, piccoli commercianti e chi esercita un’attività professionale con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.
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mercoledì, 27 Maggio 2020 - 08:33
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