Concorsi truccati nelle forze dell’ordine, 8 misure cautelari: c’è un viceprefetto. Contestati 50 episodi | I nomi

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Mazzette per superare i concorsi nelle forze armate: è l’inchiesta della Procura di Benevento che si è chiusa con decine di indagati e 8 misure cautelari eseguite questa mattina. Tra i destinatari c’è anche un viceprefetto, Claudio Balletta, che è dirigente del dipartimento dei Vigili del Fuoco al ministero dell’Interno. 

Gli indagati sono 118. L’operazione si chiama ‘Par condicio’ ed è stata condotta dalla Squadra Mobile sannita e dalla Guardia di Finanza beneventana. La notifica dei provvedimenti è, invece, avvenuta col supporto dei colleghi di Napoli, Caserta, Salerno ed Avellino. Una task force di 250 uomini che sta dando esecuzione ad otto ordinanze di misure cautelari (3 in carcere, 2 ai domiciliari, due sospensioni dai pubblici uffici e servizi, un obbligo di dimora) emesse dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura.

Destinatari delle ordinanze sono quasi tutti pubblici ufficiali che, stando a quanto emerso, avrebbero intascato mazzette da candidati a concorsi pubblici o dai loro genitori per superare i test. Si tratta sia di concorsi già svolti che di concorsi non ancora pubblicati, per i quali sarebbero state versate ingenti somme di denaro al fine di ‘indirizzare’ gli esiti. I concorsi su cui hanno indagato i pm sanniti sono quelli per entrare nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in Polizia, nell’Arma dei carabinieri e nella Guardia di Finanza.

Al centro dell’inchiesta vi è il viceprefetto Claudio Balletta, 65 anni di Roma. Misure cautelari anche per altri due funzionari del corpo dei vigili del fuoco: Giuseppe Sparano, 51 anni di Benevento e Antonio De Matteo, 68 anni di Benevento. Nei loro confronti il gip del tribunale sannita ha disposto la custodia cautelare in carcere. Ai domiciliari si trovano Antonio Laverde, 44 anni di Benevento, maresciallo della guardia di finanza in servizio a Roma presso il comando generale e il carabiniere, sempre in servizio nella capitale, Vito Russo, 40 anni di Benevento. Sono stati invece sospesi per un anno dall’esercizio delle funzioni di vigile del fuoco e agente di polizia Alessandro Filippo Lupo, 56 anni di Treviso, e Gianluca Galliano, 45 anni di Benevento. Per l’intermediario Eduardo Zolli, 66 anni di Apollosa, in provincia di Benevento, è stato disposto l’obbligo di dimora. Agli 8 indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio. Sono contestati al momento 50 episodi corruttivi.

E’ in corso anche il sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme di denaro pari a 370 mila euro circa, ritenuti il prezzo dei reati finora accertati, di cui 220mila riferibili all’attività dell’associazione per delinquere e oltre 150mila conseguiti dai vari indagati in concorso tra loro. Oltre 50 perquisizioni sono in corso su tutto il territorio nazionale per rintracciare materiale informatico oggetto di promessa e scambio corruttivo nonché somme di denaro provento della vasta illecita attività. Nel procedimento risultano indagate 118 persone tra cui anche altri pubblici ufficiali.

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venerdì, 12 Giugno 2020 - 09:13
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