Regionali, de Magistris usa «l’amore per Napoli» per fare un passo indietro: «Non mi candido a presidente della Regione»

Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris (foto Kontrolab)

Dopo le innumerevoli dichiarazioni, anche di segno contrastante, su una eventuale candidatura a presidente della Regione Campania, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris chiude la parentesi delle sue ambizioni sulla guida di Palazzo Santa Lucia. E motiva il suo dietrofront ‘usando’ il suo «amore» per la città di Napoli: «Ho deciso di non candidarmi a presidente della Regione Campania. Una scelta meditata difficile, nella quale ho messo da parte anche legittime ambizioni personali ed anche una sfida politica molto interessante come quella di andare a guidare la nostra Regione – spiega de Magistris – Ma ho scelto Napoli. Ancora una volta una scelta d’amore, di cuore, di passione, ma anche di razionalità. Il momento è troppo difficile per lasciare la città nelle mani di un funzionario dello Stato senza la legittimazione democratica delle elezioni».

L’ex pm la butta sul sentimentale, ma è evidente che la sua mancata candidatura a presidente della Regione Campania – nella quale nessuno ha mai veramente creduto – è semplicemente frutto di un’acquisita consapevolezza che de Magistris non ha i numeri per potersela giocare in modo dignitoso. Il Partito democratico, che ha cercato in tutti i modi di provare a sostituire Vincenzo De Luca, si è dovuto arrendere alla strabordante popolarità del presidente della Regione Campania, cresciuta a dismisura in questi mesi di emergenza sanitaria. E questo appoggio inevitabile a De Luca, ha spento le speranze di Luigi de Magistris di potere vedere costituito un fronte di centrosinistra, magari allargato ai grillini, con un candidato diverso dallo ‘sceriffo’. Né il Movimento Cinque Stelle napoletano ha voluto stringere accordi e patti con il sindaco di Napoli: i pentastellati partenopei, pure corteggiati sino alla fine dal Partito democratico che ancora spera – su tutto il territorio nazionale – di replicare l’alleanza di governo, correranno da soli e hanno indicato in Valeria Ciarambino, attuale consigliere regionale, il loro candidato. Italia Viva, invece, appoggerà Vincenzo De Luca, dando così ufficialmente un calcio a quelle durissime critiche pronunciate all’indirizzo di De Luca dal parlamentare Gennaro Migliore in occasione della presentazione dell’ingresso in Iv del consigliere comunale Carmine Sgambati. Il feeling politico tra Graziella Pagano, cui Renzi ha affidato la guida di Iv Napoli, e Vincenzo De Luca è forte e si fa sentire. Quindi adesso de Magistris resta solo. Solo e con una difficoltà di non poco conto: capire se avrà almeno i numeri per riuscire ad essere eletto come ‘semplice’ consigliere regionale e in che area schierarsi.

Nella nota ufficiale diramata oggi, de Magistris chiude solo alla sua candidatura a presidente della Regione ma nulla dice su una candidatura per consigliere. Segno che le valutazioni sono ancora in corso. Per ora, però, l’ex pm prova a restare sotto i riflettori con una dichiarazione da libro cuore che tenta di parlare alla città: «E’ un momento in cui bisogna ricostruire la città da un punto di vista sociale ed economico, in cui bisogna dare forza ai cittadini, curare le ferite ma anche dare potenza alle energie che solo questa città sa di possedere. Ho dedicato 9 anni della mia vita a Napoli e le dedicherò anche l’ultimo anno del mio mandato, fino a giugno del 2021. Insieme riporteremo Napoli dove l’avevamo lasciata a febbraio, in vetta nel mondo per energia, cultura, turismo e capacità economica. Ne sono assolutamente convinto ed è per questo che ritengo che in questo momento spendermi in prima persona in una campagna elettorale potrebbe significare un tradimento della città. Ancora una volta nella mia vita una scelta d’amore. Ne sono contento perché amo profondamente Napoli. Così ho cominciato il mio mandato e fino alla fine mi impegnerò solo ed esclusivamente per Napoli e per i napoletani»,  conclude il sindaco.

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mercoledì, 17 Giugno 2020 - 09:53
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