Ha preferito non dire una parola sulla pesante accusa di omicidio che lo tiene bloccato in prigione dal 15 giugno. Il carabiniere Davide Corallo, sospeso dal servizio subito dopo l’arresto, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi questa mattina dinanzi al giudice per le indagini preliminari Eleonora Schininà.
Il militare dell’Arma è accusato di avere ucciso il cuoco modicano Peppe Lucifora, di cui era amico. Il delitto è avvenuto a Modica, in provincia di Ragusa, lo scorso 10 novembre. «Al momento abbiamo solo l’ordinanza e attendiamo di vedere gli atti. E’ una fase delicata», hanno commentato i legali di Corallo. Secondo gli inquirenti, alla base dell’omicidio vi sarebbe un movente passionale. Lucifora, che sarebbe stato dapprima tramortito con colpi violenti al volto, è morto per soffocamento, con una presa mortale alla gola.
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giovedì, 18 Giugno 2020 - 17:38
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