Inchiesta ex Cirio, il Riesame cancella i domiciliari per Cesaro e Pentangelo. Caso utilizzabilità delle intercettazioni

Luigi Cesaro
Luigi Cesaro

Camera e Senato non dovranno prendere posizione sull’inchiesta legata alla riconversione dell’area ex Cirio di Castellammare di Stabia. Nella giornata di ieri i parlamentari di Forza Italia Antonio Pentangelo e Luigi Cesaro hanno visto cadere l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari che il giudice per le indagini preliminari Criscuolo del Tribunale di Torre Annunziata aveva emesso nei loro confronti ma la cui esecuzione era sospesa in attesa dell’eventuale autorizzazione a procedere che sarebbe dovuta arrivare dal Senato per Cesaro e dalla Camera per Pentangelo. I giudici della ottava sezione penale del Tribunale del Riesame di Napoli, collegio F (presidente Pepe, a latere Purcaro e Maddalena), hanno annullato il provvedimento restrittivo. Le motivazioni non sono ancora note (e il passaggio è fondamentale per capire cosa non ha retto nell’impianto accusatorio) ma è evidente che i giudici hanno accolto una delle questioni poste sul tappeto dai difensori dei due parlamentari. E le questioni sono state numerose.

I legali di Cesaro (avvocato Giuseppe De Angelis e Giovanbattista Vignola) hanno contestato sia la procedura per le intercettazioni sia il contenuto delle accuse. In merito alle intercettazioni, la difesa ha eccepito la loro inutilizzabilità alla luce della sentenza Cavallo delle Sezioni Uniti della Corte di Cassazione che ha trattato lo spinoso tema delle cosiddette intercettazioni a strascico: la sentenza ha stabilito il principio giuridico secondo il quale se nel corso di intercettazioni telefoniche autorizzate per una ipotesi di reato specifica emergono altre ipotesi di reato, occorre chiedere nuovi decreti autorizzativi al gip, così da procedere separatamente per i due reati. Questa circostanza, secondo la difesa di Cesaro, non si è verificata.

Per quanto riguarda la sussistenza delle accuse, la difesa ha contestato la carenza della gravità indiziaria ritenendo che l’asserita dazione di denaro – che la procura ritiene essere la contropartita della corruzione per favorire l’imprenditore Adolfo Greco – non è mai avvenuta. Inoltre è stato fatto rilevare come Cesaro non abbia mai fatto parte della compagine amministrativa che si occupò della vicenda. E sul secondo presunto favore ottenuto da Greco in cambio del suo interessamento, la difesa ha fatto notare come la vicenda non stia in piedi: la procura ipotizza che Greco abbia consentito ad Armando Cesaro, figlio di Luigi, di ottenere un prezzo di favore per il fitto dei locali in piazza Borsa dove ha sede Forza Italia; Greco, nello specifico, sarebbe intervenuto sul proprietario dei locali che era suo amico. La difesa ha dimostrato, in base ad un calcolo estimativo sul valore di mercato dell’immobile, che la cifra pattuita per il fitto dopo la contrattazione ritenuta ‘di favore’ non abbia portato alcun vantaggio ad Armando Cesaro dal momento che il canone fissato era di 3mila euro e, invece, secondo il valore di mercato un giusto affitto sarebbe stato pari a 1800 euro.

Ultima questione, le esigenze cautelari: per la difesa, pur in presenza di una gravità indiziaria sussistente, non si sarebbe potuto procedere all’arresto perché i fatti contestati sono risalenti nel tempo (stiamo parlando del 2004). Nè può considerarsi come presupposto di reiterazione del reato l’incarico di segretario della 14esima Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea) che muove fondi europei. Il ruolo di Cesaro, hanno evidenziato i difensori, non può in alcun modo influenzare i lavori della Commissione che, tra l’altro, è ‘controllata’ da una maggioranza di governo di cui Cesaro non fa parte.

Ha puntato sulla inutilizzabilità delle intercettazioni e contestato la gravità indiziaria anche l’avvocato Antonio Cesarano che difende il deputato Antonio Pentangelo. «La disposizione del Riesame conferma la nostra certezza e l’estraneità a qualsiasi ipotesi di reato, e conforta le nostre tesi, ovvero l’assoluta correttezza e osservanza delle leggi da parte dell’onorevole Pentangelo».

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giovedì, 18 Giugno 2020 - 13:35
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