Uccise la moglie dell’ex amante dopo averla attirata in trappola: condannata a 30 anni, il pm voleva l’ergastolo

Stefania Crotti, la 42enne uccisa dall'ex amante del marito

Trent’anni di carcere per avere ucciso la moglie dell’uomo con il quale aveva avuto una relazione extraconiugale. E’ la condanna disposta nei confronti della 44enne Chiara Alessandri all’esito del processo che si è definito con la modalità del rito abbreviato. Il giudice per le indagini preliminari Alberto Pavan del Tribunale di Brescia ha disposto una condanna più bassa di quella invocata, nel febbraio scorso, dal pubblico ministero Teodoro Catananti: il magistrato aveva proposto la pena dell’ergastolo.

Chiara Alessandri ammazzò Stefania Crotti, di 42 anni e madre di una bambina di 7 anni, il 17 gennaio del 2019. Il corpo di Stefania fu trovato il giorno successivo nel campo di Erbusco, nella Franciacorta Bresciana. Come ricostruito dagli inquirenti, Chiara Alessandri aveva avuto una breve relazione con il marito di Stefania. Le due donne, peraltro, si conoscevano perché i rispettivi figli andavano a scuola insieme. Successivamente l’uomo troncò la relazione per recuperare il suo matrimonio. A questo punto Chiara Alessandri organizzò un piano diabolico.

Con l’inganno convinse un amico a recarsi da Stefania Crotti all’uscita dal posto di lavoro, a porgerle una rosa e un biglietto con su scritto ‘Ti amo’ (per farle credere ad una sorpresa del marito), e quindi a convincerla a salire in auto per poi condurla a casa di Chiara. All’amico disse che voleva avere un chiarimento con Stefania. Il piano funzionò alla perfezione: Stefania pensò davvero ad una sorpresa del marito ma finì con il ritrovarsi davanti casa di Chiara, a Gorlago nella Bergamasca. L’uomo andò via e Chiara Alessandri affrontò Stefania. Il medico legale ha evidenziato che Stefania venne colpita ripetutamente con colpi di martello, poi venne bruciata. Dopo essersi disfatta del corpo di Stefania, Chiara Alessandri inviò un messaggio all’amico per ringraziarlo dell’aiuto («Grazie ancora per l’aiuto della festa. E’ andato tutto bene»). Proprio la testimonianza dell’uomo è divenuta centrale per ricostruire il piano diabolico di Chiara Alessandri.

Alla lettura della sentenza era presente il marito della vittima, che ha preferito non rilasciare commenti.

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giovedì, 18 Giugno 2020 - 17:16
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