A scuola distanza di 2 metri, mascherina, lunch box e orario breve: ecco le linee guida. In classe (forse) il 14 settembre


Ritorno in classe il 14 settembre per tutti i tipi di scuola. Questa la proposta del ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina al Governo, come ha lei stessa annunciato con un post su Facebook. «In questi giorni – ha spiegato la titolare del dicastero dedicato alla Pubblica istruzione – è andato avanti il confronto con il Comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute sulla riapertura delle scuole. Nelle prossime ore condivideremo le Linee guida con tutte le parti che hanno partecipato al tavolo di lavoro e giovedì le chiuderemo insieme a Regioni ed Enti locali. Le scuole riapriranno in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Per l’avvio del nuovo anno abbiamo già proposto la data del 14 settembre».

Proprio le linee guida, ovvero le modalità di rientro in aula e svolgimento delle lezioni, è il nodo da sciogliere al più presto: mancano due mesi e mezzo al suono della campanella che riporterà in classe gli studenti italiani di ogni ordine e grado dopo il lungo lockdown, il governo vuole definire nel dettaglio in che modo aiutare a riprendere la normalità scolastica senza rischi. Distanziamento, orari separati, più personale, lezioni più brevi: queste alcune delle ipotesi al vaglio dell’esecutivo e del ministero.

Ingressi a scaglioni
Una delle proposte è di consentire l’entrata a scuola in orari diversi al fine di evitare la calca di studenti e genitori né all’interno né all’esterno dell’edificio scolastico e decongestionare i mezzi pubblici. Discussioni sull’obbligo di mascherina che dovrebbe essere tenuta sempre, ma sul punto ci sono diverse perplessità. Scontata invece l’igienizzazione delle mani (non ci sarà invece l’obbligo di tenere i guanti).

Le distanze
Una volta in classe, gli allievi dovranno rispettare il distanziamento, la prima regola anti-contagio. Gli studenti dovranno essere lontano due metri almeno dai docenti, mentre la distanza tra i banchi sarà di un metro. Le classi, giocoforza, avranno un numero inferiore di ragazzi che avranno un banco singolo e non più in coppia. Nelle scuole in cui c’è problema di spazio, si potrà far ricorso a quelli offerti da plaestre, aula magna, cortile ma anche teatri e cinema.

Le lezioni
Nel caso in cui le classi con troppi ragazzi dovessero essere divise, si potranno  ridurre le ore di lezione: non più un’ora piena ma dai 55 ai 40 minuti. La ricreazione sarebbe così più lunga per consentire agli studenti di rifocillarsi senza mascherina ed al loro banco. A mensa si starà senza mascherina, ovviamente, e per questo si dovrà garantire il distanziamento a tavola di almeno un metro o, laddove fosse impossibile, i turni o la lunch box per pranzare in classe.

Segnaletica
Nelle scuole si dovrà approntare una segnaletica sia orizzontale che verticale per i percorsi ‘sicuri’ in modo da evitare ‘incroci’ rischiosi nei corridoi e nelle aule comuni.

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martedì, 23 Giugno 2020 - 07:28
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