Comincia male, a Napoli, la tanto attesa ripresa dell’attività giudiziaria. Nel pomeriggio di ieri sono state diramate nuove linee guida per l’accesso alle cancellerie, del settore penale, da parte degli avvocati finalizzato alla consultazione e/o al ritiro di copie degli atti o alla semplice consultazione della data del rinvio del processo. Ebbene, tra i punti fissati nella circolare firmata dal coordinatore del settore dibattimento per meglio gestire la ‘fase 3’ ve n’è uno che ha fatto infuriare i legali in modo particolare: «Le richieste di conoscere le date di rinvio dovranno essere fatte per iscritto e sulle stesse deve essere apposta la marca di 3,87 euro e se il dato non è ricavabile dal Sicp, sarà comunicato via mail e l’avvocato sarà liberato», si legge al punto 3 del ‘manuale’. V’è spazio anche per una ‘precisazione’: «Non possono essere fatte richieste cumulative di rinvii relative a più fascicoli diversi».
La ratio della novità del pagamento della marca bollo per conoscere la data di rinvio è meglio esplicitata in una comunicazione inviata dal coordinatore a tutte le sezioni di cancelleria del Tribunale: in poche righe si sottolinea che gli avvocati «sono tenuti a rimanere in udienza fino alla lettura del dispositivo» e dunque sono tenuti ad apprendere esclusivamente in aula i «dispositivi letti dal magistrato». Ragione per la quale – è il senso logico della disposizione – se l’avvocato è impossibilitato a restare in aula e vuole quindi accedere in altro momento al dispositivo deve pagare i diritti.
«E’ un provvedimento contra legem», commenta l’avvocato Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell’Unione giovani penalisti di Napoli. Paipais ha già ‘compulsato’ la politica affinché si faccia portavoce delle proteste dell’avvocatura: «Abbiamo sottoposto al deputato Gianfranco Di Sarno della Commissione Giustizia per la formulazione di una interrogazione parlamentare», conclude l’avvocato.
La Camera penale di Napoli, guidata dall’avvocato Ermanno Carnevale, si rivolgerà direttamente al presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo. «Il tono di questa nota è alquanto inappropriata – osserva Carnevale – Scriveremo al presidente del Tribunale di Napoli per avere chiarimenti al riguardo, anche perché questa nota non è proprio coerente con le indicazioni offerte dal presidente del Tribunale». (Segui gli aggiornamenti: Napoli, mezzo passo indietro sulla ‘tassa’ ai penalisti per conoscere il rinvio di un processo: sospeso il provvedimento)
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mercoledì, 1 Luglio 2020 - 16:18
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