Una manifestazione degli operai della Whirlpool Napoli ha reso ancora più rovente la giornata napoletana. I lavoratori hanno lasciato la fabbrica, dopo aver programmato un’ora di sciopero a causa del nulla di fatto del tavolo di ieri a Roma, e si sono diretti in strada, hanno percorso via Argine fino a raggiungere via delle Repubbliche marinare. Al momento sono fermi sotto al ponte, dove hanno bloccato per diverso tempo la circolazione.
Gli operai chiedono il rispetto degli accordi sottoscritti tra la multinazionale americana e il governo nell’ottobre 2018, «Soluzioni concrete» per salvaguardare i livelli occupazionali. Se davvero la fabbrica, così come prospettato dall’azienda, dovesse chiudere il prossimo 31 ottobre, resterebbero senza lavoro circa 430 operai.
Sulla questione è intervenuto il sindaco de Magistris. «Non bisogna mollare ancora» ha affermato il primo cittadino. «Sono dell’idea che queste lotte sono sempre lunghe, non c’è mai un momento in cui bisogna ritenere che non ci sia più speranza ma bisogna premere sul Governo perché è una decisione assurda che assume i tratti di una tragedia incredibile ai tempi del Covid. Il Governo non ne può uscire in questo modo, deve far rispettare quell’accordo e trovare una soluzione che metta al centro la dignità e il lavoro».
«Lotteremo fino alla fine al fianco dei lavoratori – ha affermato il sindaco – perché ritengo che ci siano ancora spazi così come sono convinto che sarà un autunno molto caldo. Napoli sarà in lotta e lo stiamo facendo anche con il Governo in questi giorni per i diritti, per il lavoro e per evitare che l’epidemia sociale ed economica faccia dalle nostre parti più danni del virus. La tragedia sociale, economica e del lavoro non è più un’ipotesi ma una certezza».
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venerdì, 3 Luglio 2020 - 18:46
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