Spaccio di droga e camorra, 17 arresti nel Casertano: al vertice del gruppo il figlio del boss Giuseppe Caterino

Carabinieri

C’era il figlio di un boss del clan dei Casalesi, detenuto al 41bis, dietro l’organizzazione dedita allo spaccio di droga finita nel mirino dei carabinieri che questa mattina hanno arrestato 17 persone e notificato un divieto di dimora. L’operazione, nata da un’indagine della Dda di Napoli, ha svelato l’esistenza di un gruppo capeggiato da Francesco Caterino, figlio di Giuseppe, ritenuto dagli inquirenti boss della famiglia Schiavone vicino al capoclan Francesco Schiavone ‘Sandokan’. Giuseppe Caterino fu tra i primi esponenti della cosca a investire i guadagni illeciti in Emilia Romagna, e in particolare nella provincia di Modena. Il figlio Francesco,

in tempi in cui quasi tutti gli elementi apicali del clan sono dentro, secondo l’accusa si messo a “lavorare” nel settore più redditizio dello spaccio di stupefacenti, poco tipico per un clan che fino a qualche anno fa non si occupava di droga, ma soprattutto di appalti pubblici. Il 31enne Caterino jr aveva creato un gruppo

che acquistava droga (cocaina, hashish e marijuana) nelle piazze napoletane di Caivano e Qualiano, rivendendola, tramite una fitta rete di pusher, nel Casertano, in particolare a Casapesenna, San Cipriano d’Aversa e in altri comuni del comprensorio agro-aversano.

Nel corso delle indagini realizzate dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe guidati da Luca Gino Iannotti, sono stati sequestrati anche due fucili mitragliatori a casa di Francesco Caterino e un altro indagato; le armi non sono mai state usate, ma secondo gli inquirenti averle in casa era come affermare uno status symbol tipico di un clan che ha sempre avuto arsenali a disposizione. Caterino jr non aveva bisogno di presentarsi come figlio di un boss; nell’ambiente criminale

tutti lo conoscevano. Anche per questo la Dda partenopea e poi il Gip che ha emesso le ordinanze hanno contestato agli indagati l’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante mafiosa. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Napoli, Caserta, Modena e Lucca.

Leggi anche:
– 
Roma, 28 indagati per truffa: coinvolti dirigente del Mise e commercialista. L’accusa: fondi pubblici ‘distratti’
– 
Traffico di droga gestito dalle ‘ndrine nel Milanese, 17 arresti dei carabinieri tra Lombardia e Calabria
– 
Agguato in centro a Torre Annunziata, il sindaco Ascione invoca più controlli: «Episodio gravissimo»
– 
Auto pirata travolge famiglia sulle strisce pedonali, muore una bimba di 9 anni. E’ caccia a una Chevrolet
– 
Classifica degli amministratori più graditi, le ‘star’ sono Zaia e Decaro. De Luca undicesimo, tonfo di De Magistris
– 
Addio a Ennio Morricone, leggenda della musica. Il premio Oscar aveva 93 anni, fatale una caduta in casa
– 
Lite tra indiani per il posto delle bancarelle sul Lungomare di Napoli, 2 feriti
– 
Droga e estorsioni, blitz dei carabinieri a Gallipoli: 10 arresti. Sui traffici l’ombra della Sacra Corona Unita
– 
Coronavirus, tornano a calare i nuovi casi: 8 Regioni ‘Covid free’. Bloccati 6 focolai in salumifici e macelli del Mantovano

lunedì, 6 Luglio 2020 - 11:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA