Con una mossa a sorpresa Cosimo Mattia Ferri, ispiratore e punto di riferimento della corrente Magistratura indipendente, si dimette dall’Associazione nazionale magistrati e stoppa così qualsiasi ‘processo’ a suo carico come invece accaduto per Luca Palamara. Ferri, magistrato prestato alla politica, è al centro della famosa cena all’hotel Champagne a Roma nel corso della quale si parlò della nomina del capo della procura della Capitale. All’epoca dei fatti, Ferri era parlamentare del Pd mentre attualmente è in quota Italia Viva.
Le dimissioni presentate da Ferri sono state accolte, a maggioranza, dal Comitato direttivo centrale che ha dunque votato per il «non luogo a provvedere» nei suoi confronti, sospendendo qualsiasi intervento a suo carico da parte del collegio dei probiviri, al quale Ferri era stato deferito insieme con gli altri magistrati. Quattro componenti del cdc avevano però votato per la sospensione delle dimissioni di Ferri dall’Associazione.
Leggi anche:
– Coronavirus, in Italia 276 nuovi casi e 12 decessi in 24 ore. Campania: 7 positivi
– Palamara deposita il ricorso contro l’espulsione dell’Anm. Poniz: «Non è un capro espiatorio, procedimento corretto»
– ‘Ndrangheta stragista, chiesto l’ergastolo per i boss Graviano e Filippone: accusati dell’omicidio di due carabinieri
– Corruzione, arrestati 3 dipendenti dell’Agenzia delle entrate di Milano. L’accusa: visure in cambio di denaro
– Venezia, oggi la prova generale del Mose. Conte accolto tra le proteste: «Non dimentichiamo il passato»
venerdì, 10 Luglio 2020 - 19:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA