Un modulo sbagliato, un riferimento di legge errato e scoppia il caos all’aeroporto di Roma Fiumicino. Non bastassero i disagi che i viaggiatori sono già costretti a subire a causa di alcune restrizioni imposte per arginare il rischio contagio quando si prende l’aereo (per esempio l’obbligo, poi revocato da Enac, di imbarcare ogni bagaglio), ci si mettono anche le sviste burocratiche a complicare la situazione.
Come è accaduto ai viaggiatori del volo della Turkish Airlines partito da Instabul e atterrato a Roma alle 18.05. Sull’aereo, al solito, ai viaggiatori è stato chiesto di compilare l’autodichiarazione nella quale si certifica che non si hanno sintomi del Covid-19 e non si sono avuti contatti a rischio; il problema, emerso a una prima lettura, è che il modulo consegnato al check in indicava la legge sbagliata, così il personale della compagnia ha deciso, raccontano i passeggeri, di ristampare tutti i moduli senza riuscire a farli trovare in tempo una volta che i viaggiatori sono scesi a Fiumicino. «Risultato – racconta Domenico, uno dei passeggeri del volo – due ore di fila e attesa, e qualcuno in questo momento lo è ancora, per riavere i moduli corretti e ricompilarli. Uno stress assurdo, con comprensivo assembramento». Assembramento inevitabile, mostrato dalle foto fatte dai passeggeri comprensibilmente esausti. Tutti in mascherina, ma anche uno sull’altro a risolvere l’inghippo burocratico per poter uscire finalmente dall’aeroporto.
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venerdì, 17 Luglio 2020 - 20:17
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