Uccise la fidanzata per le briciole sul tavolo, niente sconto di pena per il 32enne che ha ammazzato Erika Preti

Erika Preti
Erika Preti

Trent’anni di carcere. La Corte d’assise d’appello di Sassari (presidente Plinia Azzena) ha confermato la condanna per omicidio nei confronti di Dimitri Fricano, il 32enne di Biella che l’11 giugno 2017 uccise a coltellate la fidanzata 28enne, Erika Preti, in una villetta di San Teodoro (in Sardegna), dove la coppia stava trascorrendo le vacanze. Confermata anche l’accusa di simulazione di reato per avere provato a inscenare una fallita rapina.

Gli avvocati della difesa, Roberto Onida e Alessandra Guarini, che nel dibattimento avevano chiesto una riduzione di pena avanzando come attenuante problemi psichici, aspettano di conoscere le motivazioni della sentenza per valutare un ricorso in Cassazione.

In primo grado Dimitri Fricano venne processato con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. La sentenza fu emessa dal giudice per le indagini preliminari Nuoro.

Dimitri confessò il delitto pochi giorni dopo avere provato a depistare gli investigatori con la falsa storia della rapina in casa. «Erika l’ho uccisa io, mi aveva rimproverato per le briciole sul tavolo», disse. Erika e Dimitri erano fidanzati dal 2009.

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venerdì, 17 Luglio 2020 - 07:53
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