Bomba carta sotto l’auto di un imprenditore testimone in un processo di camorra, un arresto nell’Avellinese


Una bomba carta fatta esplodere sotto l’automobile di un imprenditore, testimone in un processo di camorra: l’intimidazione oggi ha un responsabile secondo gli inquirenti. L’episodio avvenne a Quindici nel 2018 quando un ordigno dal forte potenziale fu posizionato sotto una Fiat Panda e fatto esplodere. La vettura era in uso ad un uomo che il giorno dopo avrebbe dovuto partecipare come teste in un processo al Tribunale di Avellino. Il presunto autore dell’atto intimidatorio era imputato in quello stesso processo e, secondo gli inquirenti, avrebbe agito proprio per far desistere il teste.

L’arresto è stato eseguito dai carabinieri  Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino in esecuzione della misura cautelare coercitiva in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia Partenopea. Il destinatario, un pregiudicato del posto, è accusato di violenza e minaccia per costringere  a commettere un reato, cessione e detenzione di materiale esplosivo, induzione alla falsa testimonianza – con l’aggravante di aver agito con modalità mafiose.

L’attività investigativa ha consentito inoltre di accertare che l’attentato era solo l’epilogo di una lunga serie di minacce maturate tutte in ambiente camorristico anche con l’aiuto di un altro indagato. Contestualmente all’esecuzione del provvedimento, sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari e locali.

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giovedì, 23 Luglio 2020 - 10:34
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