Rigettare la richiesta dell’ex presidente dell’Anm Luca Palamara di ricusare uno dei suoi giudici disciplinari, il togato Piercamillo Davigo: è quanto ha chiesto alla Sezione disciplinare del Csm la procura generale della Cassazione, che sul punto si è riservata la decisione.
La difesa di Palamara, rappresentata dal magistrato della Cassazione Stefano Guizzi, ha indicato Davigo tra i testimoni a discarico. E per questo sostiene l’incompatibilità che si verrebbe a determinare se il togato continuasse a ricoprire il ruolo di giudice in questo stesso giudizio. Per la procura generale della Cassazione invece le circostanze su cui Davigo è stato chiamato a deporre non sarebbero rilevanti e dunque la sua testimonianza non dovrebbe nemmeno essere ammessa.
Di qui la richiesta di rigettare la ricusazione. Analoga richiesta di diniego, a quanto si è appreso, sarebbe stata fatta sulle istanze di ricusazione presentate dal deputato di Italia Viva Cosimo Ferri, tuttora magistrato in aspettativa, che riguardano la totalità del collegio.
La vicenda per cui Palamara e Ferri sono a processo disciplinare , assieme a 5 ex togati del Csm, riguarda la riunione all’hotel Champagne di un anno fa con il deputato del pd Luca Lotti e il parlamentare Cosimo Mattia Ferri (all’epoca Pd e oggi Italia Viva) sulle nomine ai vertici delle procure, intercettata tramite un trojan inserito nel cellulare di Palamara, indagato per corruzione dalla procura di Perugia.
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martedì, 28 Luglio 2020 - 17:05
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