Ha presentato le dimissioni un minuto dopo essere stato eletto. Catello Vitiello, il massone stabiese espulso dal Movimento Cinque Stelle e poi confluito in Italia Viva dopo il pit stop nel Gruppo Misto, è stato un presidente di commissione ‘lampo’.
Tutto è accaduto nella tarda serata di ieri in occasione del voto per l’elezione del presidente della Commissione Giustizia della Camera e gli strascichi si sono trascinati sino ad oggi. Il favorito sembrava essere Mario Perantoni del Movimento Cinque Stelle ma a sorpresa è stato nominato Lello Vitiello di Italia Viva, anche grazie ad una convergenza dei voti di centrodestra. L’esito inatteso della votazione ha mandato su tutte le furie i grillini, che hanno minacciato di fare saltare la nomina di Luigi Marattin (di Iv) alla Commissione Finanze e così, per cercare di stemperare gli animi e riportare la calma in maggioranza, Catello Vitiello ha immediatamente fatto un passo indietro rassegnando le dimissioni.
«Facendo prevalere il senso di responsabilità ho deciso questa sera di dimettermi da presidente della commissione giustizia. Chi mi conosce sa bene la passione e l’attenzione che negli anni ho dedicato ai temi della giustizia in questi anni – ha scritto su Faebook il deputato Vitiello – Ma proprio per la difesa di questa passione e di questo ruolo non potevo permettere che venisse strumentalizzata. Prima ancora delle aspirazioni personali contano, infatti, la capacità di fare squadra e la conferma di impegni che sono alla base della tutela di un governo che deve difendere il lavoro e i sacrifici degli italiani».
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giovedì, 30 Luglio 2020 - 12:35
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