Se il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca si dice tranquillo rispetto all’inchiesta aperta dalla procura di Napoli sugli appalti relativi alla gestione dell’emergenza Coronavirus, i suoi antagonisti cavalcano però il momento e la vicenda per provare a scalfire i consensi dello ‘sceriffo’ di Salerno e recuperare terreno nella corsa per il rinnovo del Consiglio regionale campano. Stefano Caldoro, che torna a sfidare Vincenzo De Luca per la terza volta (i primi due match si sono conclusi con una vittoria a testa), accusa il rivale di avere gestito in maniera disinvolta gli appalti per fare campagna elettorale e di avere contribuito ad aggravare la crisi economica della Campania con le misure rigidissime adottate durante il lockdown.
«De Luca ha la doppia faccia della disgrazia e del fallimento. Con il governo PD-M5S ha chiuso la Campania senza motivo – ha dichiarato Stefano Caldoro, candidato presidente del centrodestra in Campania – Così dicono – le carte del CTS finalmente rese pubbliche. Così ha avuto ‘mano libera’ su soldi, appalti e voto di scambio. De Luca ha adottato misure addirittura più restrittive causando il fallimento di imprese e attività economiche, che adesso rischiano di cedere al potere di ricatto della camorra».
Chiede chiarimenti a De Luca anche il senatore Ciro Falanga, coordinatore regionale dell’Udc, partito che appoggia Caldoro nelle elezioni. «Da garantista quale sono sempre stato, e approssimandosi, in Campania, il voto per il rinnovo del Consiglio regionale, sento di dover porgere una domanda al governatore Vincenzo De Luca: perché non fa chiarezza sulle attività poste in essere dalla sua squadra di governo durante i mesi terribili della pandemia?», chiede Falanga. «Sono sempre stato dell’avviso che la politica non debba farsi condizionare dal ‘potere giudiziario’. Trovo pertanto assurdo che debbano essere le procure a tentare di fare luce, per prime, su certi aspetti poco chiari della gestione dell’emergenza Covid in Campania».
Insomma, rincara la dose Falanga: «Il presidente della Giunta dovrebbe aiutarci a comprendere come sono stati gestiti gli appalti Covid e perché un consigliere della sua stessa maggioranza, come Luca Cascone, che non aveva alcun titolo a farlo, abbia parlato di forniture ed appalti. E soprattutto perché ha detto di aver operato a titolo volontario. Che significa tutto questo? Chi è Cascone? Caro governatore, le risposte dovrebbe darle lei prima ancora che le toghe».
Leggi anche:
– Napoli, travolte da un’auto mentre attraversano le strisce: 15enne muore, l’amica ricoverata in ospedale
– Carabinieri arrestati a Piacenza, interrogati dai pm il colonnello Piras e il maggiore Papaleo che ha denunciato gli illeciti
– Calabria, altri due Comuni sciolti per ingerenze della ‘ndrangheta
– Napoli, si torna a sparare: 34enne gambizzato al borgo S. Antonio Abate, 41enne ucciso in un agguato a Giugliano
– Operaio in nero ha un infortunio sul lavoro, l’imprenditore dice che è stato investito: 3 denunce nel Napoletano
– Disastro a Beirut, da Papa Francesco 250mila euro come primo aiuto
– Da sei mesi in carcere in Egitto, nuovo appello per la libertà di Patrick Zaky
– Casa famiglia compra online piscina per i bimbi dopo una colletta, ma il venditore incassa il denaro e sparisce
sabato, 8 Agosto 2020 - 16:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA