Si chiude il cerchio intorno ai presunti aggressori del carabiniere pestato a Castellammare di Stabia mentre filmava col proprio telefonino alcuni giovani che stavano litigando in strada al fine di identificarli. Un episodio che ha scosso particolarmente la comunità stabiese, che nei giorni successivi ai fatti – verificatisi il primo agosto – decise di scendere in piazza con una manifestazione che ha coinvolto circa mille persone.
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Nell’ultima settimana dunque il lavoro degli inquirenti, indirizzato dalla Procura di Torre Annunziata guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, non si è mai fermato. Dopo i primi quattro arresti, ieri ne sono stati effettuati altri due. Agli arresti, eseguiti dai carabinieri di Castellammare, sono finiti su ordinanza del gip del tribunale oplontino, il giovane che, stando alle immagini della videosorveglianza acquisite dagli investigatori nei giorni successivi, avrebbe colpito il carabiniere Giovanni Ballarò prima a calci e pugni e poi con uno sgabello di ferro alla testa, facendolo stramazzare al suolo privo di sensi. L’altro arrestato è, da quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane che avrebbe accompagnato sul luogo dell’aggressione un altro degli arrestati col motorino e che poi era sceso per aggredire anche lui a calci il carabiniere ormai a terra.
Entrambi sono accusati di violenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni personali pluriaggravate. «Allo stato – si legge in una nota firmata dal procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – sono stati identificati tutti i componenti del gruppo».
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martedì, 11 Agosto 2020 - 08:01
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