Caso bonus, Salvini scarica i deputati che lo hanno ottenuto: «Non li ricandidiamo». E 240 grillini rinunciano alla privacy


I deputati della Lega coinvolti nel caso del bonus di 600 euro dell’Inps non saranno ricandidati. Lo ha detto il leader Matteo Salvini nel corso della trasmissione ‘Agorà’ su Rai Tre. Questo dunque l’orientamento del Carroccio sulla vicenda, emersa dopo un articolo de La Repubblica, che sta scatenando numerose polemiche. «Ho già dato indicazioni che i parlamentari della Lega coinvolti nella vicenda dei bonus Iva siano sospesi e non possano essere ricandidabili- ha dichiarato l’ex ministro dell’Interno che già all’inizio della vicenda, quando non si sapeva che tra i beneficiari c’erano 3 leghisti, aveva parlato di sospensione. «Se qualcuno sbaglia in casa mia io sono inflessibile – ha aggiunto –  Mi auguro che anche gli altri partiti politici siano egualmente fermi per dare un segnale di rispetto». Salvini ha inoltre nuovamente attaccato l’Inps: «Mi domando come l’Inps che ha negato i 600 euro a tanti piccoli imprenditori e a tante partite Iva e che non ha mai pagato la cassa integrazione a migliaia di lavoratori italiani – ha affermato – sia riuscita a pagarla ai parlamentari senza accorgersi di nulla, c’è qualcosa che non funziona non solo in Parlamento ma anche all’Inps. Chiederemo a Tridico perché non ha pagato la cassa integrazione e ha pagato i bonus ai parlamentari».

E un segnale di trasparenza arriva anche dal Movimento Cinque Stelle. Secondo fonti interne al partito, oltre 240 parlamentari pentastellati avrebbero presentato dichiarazioni di rinuncia alla privacy così da consentire all’Inps di fare i nomi di percettori e richiedenti il bonus. Altre ne stanno continuando ad arrivare mentre, contestualmente, si aggiungono le dichiarazioni di chi dichiara di non possedere una partita Iva.

Leggi anche
– 
Ercolano, rapina negozio sotto l’occhio della telecamera: 31enne arrestato, per sfuggire ai carabinieri aveva cambiato look
– 
Coronavirus, ecco i 4 scenari previsti in vista dell’autunno. Regole rigide per l’election day di settembre
– 
Castellammare, 3 arresti per usura nel clan Cesarano. Per 9 anni ristoratori strozzati con rate da 5500 euro al mese
– 
Viviana Parisi, l’autopsia non fa chiarezza sulle cause della morte della dj. Appello del procuratore: «Chi ha visto parli»
– 
Auto esce di strada nella notte nel Cuneese: cinque giovanissimi perdono la vita, altri 4 feriti. Erano tutti in vacanza

mercoledì, 12 Agosto 2020 - 11:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA