Preso a pugni e poi investito in retromarcia da un’auto: per la morte di un 24enne di Spoleto arrestati 3 giovani

Ambulanza

Prima la rissa davanti a un locale, poi l’investimento. E’ stata ricostruita la dinamica della morte di Filippo Limini Senapa, 24enne di Spoleto travolto mentre era accasciato al suolo nella notte tra venerdì e sabato dall’auto su cui, secondo quanto scoperto dagli inquirenti, c’erano tre giovani con cui poco prima aveva litigato. I tre sono stati arrestati. Particolarmente cruenta la dinamica dell’investimento: l’auto con a bordo i tre in retromarcia ha travolto il ventiquattrenne già a terra perché colpito da un pugno, ucciso dall’urto con la vettura o per il colpo ricevuto potrà dirlo solo l’autopsia.

Intanto però l’indagine dei carabinieri della compagnia di Assisi ha messo un punto fermo con l’arresto dei giovani sulla vettura, tutti italiani residenti tra Assisi e Bastia. Omicidio preterintenzionale e rissa aggravata i reati dei quali sono accusati.

«Non mi sono accorto di avere travolto qualcuno – ha detto agli investigatori il giovane alla guida, difeso dall’avvocato Delfo Berretti. Negando qualsiasi gesto volontario. Perché sia scoppiato lo scontro non è ancora chiaro. Tra il gruppo del posto e quello degli spoletini forse era già volata qualche parola. Poi i tre giovani che saranno arrestati sono saliti in auto. Dalla quale potrebbe essere partito un colpo di clacson per chiedere agli altri di liberare la strada. A quel punto la vettura è stata circondata e colpita tanto da mandare in frantumi alcuni vetri. Uno degli occupanti è quindi sceso sferrando un pugno che ha fatto crollare a terra lo spoletino.

Il conducente dell’auto ha nel frattempo innestato la retromarcia, avendo davanti a sé – è emerso dagli accertamenti – un muro che rendeva impossibile andare nell’altra direzione. L’auto ha così travolto, sembra per due volte, la giovane vittima, allontanandosi. Poi il giovane alla guida è andato a casa a dormire in quanto – secondo la sua versione – non si sarebbe accorto di alcunché. A rintracciarlo sono stati i carabinieri così come gli altri sulla vettura. Sembra che uno di loro si fosse recato a casa con la sua e non gli altri due.    Dinamiche che dovranno essere ulteriormente chiarite dall’indagine in corso ma anche dagli interrogatori previsti nell’udienza di convalida e dall’autopsia, atti in programma domani o martedì.

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lunedì, 17 Agosto 2020 - 08:32
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