Covid, al Cotugno di Napoli raddoppiati i posti in subintensiva: morta un’insegnante, positivo il sindaco di Santa Maria a Vico

Coronavirus
(foto Kontrolab)

Prepararsi ad affrontare i casi di contagio più problematici. Ché, come dimostrato nella drammatica fase della prima ondata di emergenza, la risposta più efficace al diffusione del Coronavirus è direttamente proporzionata alla capacità di offrire adeguate cure ospedaliere laddove necessarie. E così, dopo i numeri delle ultime settimane che denotano una ripresa dei contagi (alimentati dall’abbassamento della guardia, soprattutto tra i giovani e soprattutto durante le vacanze), in Campania e in particolare a Napoli ci si attrezza per non restare impreparati. Al Cotugno è stata raddoppiata la capacità di posti letto nel reparto di terapia sub intensiva. Il reparto pertanto passerà dagli attuali 8 posti letto, previsti dal piano ospedaliero, a 16.

La decisione è stata presa dalla direzione in conseguenza del fatto che – ha spiegato il direttore generale dell’Azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro – «ci siamo resi conto che sul territorio quello che occorre maggiormente dal punto di vista assistenziale è la sub intensiva. Il compito dell’ospedale è poter accogliere i soggetti che hanno necessità e noi non ci tiriamo indietro. Non abbiamo difficoltà dal punto di vista organizzativo e siamo pronti ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza». Ad oggi al Cotugno sono 11 i ricoverati in terapia sub intensiva e 2 in terapia intensiva entrambi intubati di cui uno, di 92 anni, trasferito nella sera di ieri da Ischia con diverse patologie correlate. Pieno con 16 pazienti, tutti positivi al Covid, anche il reparto di ricovero ordinario.

La strategia della sanità campana e della Regione, in vista anche della ripresa della scuola, è chiara. Ma la speranza è che il bollettino dei contagi smetta di correre. Ad oggi la regione guidata da Vincenzo De Luca è seconda per numero di nuovi casi positivi. Casi che nelle ultime 24 ore hanno fatto registrare anche due vittime. Una è Rita Greco, vedova del ‘boss delle Cerimonie’. Era stata ricoverata per precauzione dopo essere risultata positiva al Covid (alla Sonrisa è scoppiato un focolaio) ma non aveva sintomi gravi. Tuttavia l’età avanzata (aveva 80 anni) e il peso di altre patologie pregresse, hanno fatto da accelerante all’aggravamento del suo quadro clinico. L’altra vittima, non inserita però nel bollettino dell’Unità di Crisi della Regione di ieri 25 agosto, è invece un’insegnante di 56 anni di Fuorigrotta.

La donna, sposata e madre di due figli, non aveva alcuna patologia. Stava bene ma 36 ore dopo avere accusato i primi malori il suo cuore ha smesso di battere. Stamattina, intanto, ha comunicato di essere positivo al Covid il sindaco di Santa Maria a Vico (nel Casertano) Andrea Pirozzi. «Fortunatamente mi sento bene fisicamente e affronterò con grande tranquillità questa ennesima esperienza», ha riferito sulla sua pagina Facebook. Pirozzi si è sottoposto al tampone dopo che è emersa la positività di Veronica Biondo, vicesindaco di Santa Maria a Vico. Disposta la chiusura del Comune per due giorni, la sanificazione degli ambienti e lo screening di tutti i dipendenti comunali.

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giovedì, 27 Agosto 2020 - 10:25
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