Intercettazioni, la nuova riforma è operativa: Bonafede esulta. Sisto (Fi): «E’ l’era del Grande Fratello ‘Trojan’»

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Bonafede esulta, il centrodestra con Forza Italia si lascia andare a commenti amari. A partire da oggi, primo settembre, la nuova disciplina delle intercettazioni è operativa. Al termine di un percorso avviato fin dal 2018, il ministero della Giustizia informa di aver completato le attività organizzative, formative e di sviluppo tecnologico, necessarie all’attuazione della normativa. Attività che non si sono interrotte durante l’emergenza Covid-19.

«Non è stata una riforma a costo zero e ci siamo mossi per tempo in modo da ridurre al minimo le inevitabili difficoltà applicative della nuova disciplina», commenta il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. «Da oggi – prosegue Bonafede – entra in vigore una fase nuova per uno strumento investigativo fondamentale come quello delle intercettazioni. Il ministero rimarrà in contatto con i Procuratori e l’Avvocatura per raccogliere le segnalazioni circa le eventuali criticità che dovessero manifestarsi e approntare le relative soluzioni».

Il ministero ha allestito 140 sale Centro intercettazioni telecomunicazioni (Cit) con rete dedicata e cablaggio e dotazione dedicata di Pc portatili. In ogni sala Cit è stato inoltre installato il server ministeriale e realizzato il software per la gestione dell’archivio digitale multimediale e per l’archivio documentale; 60 milioni di euro sono gli investimenti già spesi per le infrastrutture tecnologiche, per le opere murarie e per gli acquisti necessari; 700 i server e i rack dedicati alle sole intercettazioni; oltre 1100 i PC dedicati e destinati alle sale d’ascolto; circa 3.500 le persone coinvolte nella formazione specifica (personale amministrativo, magistrati e polizia giudiziaria). L’immediato futuro, spiega il ministero, «vede gli uffici coinvolti chiamati indubbiamente alla sfida di un rinnovamento anche delle logiche organizzative e dei flussi di lavoro. Dal 10 settembre partirà pertanto la formazione in tutte le Procure della Repubblica, con la predisposizione di un supporto alla gestione organizzativa».

Se il Guardasigilli si dice soddisfatto, dal centrodestra si levano voci di dissenso. «E’ stata l’ultima notte della libertà e delle garanzie: oggi, con l’entrata in vigore della riforma delle intercettazioni, si apre ufficialmente l’era del Grande Fratello ‘Trojan’», commenta il deputato e responsabile Giustizia e Affari costituzionali di Forza Italia Francesco Paolo Sisto. «L’intrusione nelle vite dei cittadini sarà la regola, calpestando in una botta sola numerosi principi costituzionali e ogni forma di buon senso. Sarà un lascito pesantissimo della malaugurata esperienza pentastellata, da cui esce gravemente compromesso quel Pd che sta accettando di tutto e di più pur di restare abbrancato al governo. Quanto al ministro Bonafede, è qui riuscito nel difficile compito di varare una riforma peggiore della precedente, smantellando puntigliosamente lo Stato di diritto in nome del più becero giustizialismo populista».

Gli fa eco il parlamentare della Lega Jacopo Morrone per il quale la riforma «consentirà, nei fatti, l’intromissione nella vita privata di ciascuno di noi a nostra insaputa, violando il diritto alla riservatezza e perfino la dignità delle persone».

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martedì, 1 Settembre 2020 - 17:27
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