Neonati morti in ospedale a Verona: batterio killer nel rubinetto del personale

Ospedale
Una corsia d'ospedale

Sarebbe stato annidato in un rubinetto dell’acqua utilizzata dal personale della Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento a Verona il Citrobacter, batterio che sarebbe stato la causa della morte di quattro bambini tra la fine del 2018 e quest’anno, e che ha indotto i responsabili sanitari alla sua chiusura. E’ la conclusione a cui giunge la relazione di una delle due commissioni nominate dalla Regione Veneto. Si tratta della cosiddetta ‘commissione esterna’, coordinata da Vincenzo Baldo, ordinario di Igiene e Sanità pubblica all’Università di Padova.

Un’altra relazione, che sarà consegnata alla Procura della repubblica di Verona, è composta da membri interni all’amministrazione regionale. Secondo le conclusioni della commissione esterna, il Citrobacter avrebbe colonizzato il rubinetto probabilmente a causa di un mancato o parziale rispetto delle misure d’igiene; un altro errore potrebbe essere stato di ricorrere all’acqua del rubinetto e non ad acqua sterile. I primi controlli da parte dei vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Verona erano stati avviati a gennaio poi erano stati interrotti a causa dell’emergenza Coronavirus. L’intero reparto di Ostetricia – Punto nascite, Terapia intensiva neonatale e Terapia intensiva pediatrica – è stato riaperto ieri, dopo che il 12 giugno scorso il direttore generale dell’Aou veronese, Francesco Cobello, ne aveva disposto la chiusura, procedendo alla totale sanificazione degli spazi.

Protesta ad oltranza davanti all’Ospedale della Donna e del Bambino di Francesca Frezza, la mamma che per prima ha denunciato il caso. «Sono qui – ha detto ai giornalisti – perché è arrivato l’esito dell’autorevole commissione d’indagine nominata dal governatore Luca Zaia. Un esito pesante, perché conferma tutto quello a cui ho sempre pensato in questo lungo anno. Oggi chiedo le dimissioni dei responsabili, in attesa della decisione della magistratura. L’esito della commissione parla di 4 decessi di bambini e di 9 celebrolesi dal 2018, il reparto doveva essere chiuso subito e non lo scorso giugno».

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mercoledì, 2 Settembre 2020 - 08:33
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