E’ una svolta drammatica quella che arriva nelle indagini sull’omicidio di Pietro Beccuti, detto Paolo, il 61enne ucciso e poi dato in pasto alle fiamme in un villa di Casale Monferrato, nell’Alessandrino.
Nella serata di ieri gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato il figlio dell’uomo, Guglielmo, che ha soli 23 anni. Il ragazzo ha confessato dopo un serrato interrogatorio. Adesso è in carcere con le accuse di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Le indagini della Mobile si sono concentrate subito sul nucleo familiare. Analizzando, infatti, la scena del crimine, gli agenti hanno notato che nella villa, che è stata posta sotto sequestro, non c’erano segni di effrazione o di lotta. I resti di Pietro erano trovati tra i residui di un piccolo rogo, nel giardino della bella villa.
A ciò si aggiunga il fatto che la madre di Guglielmo aveva segnalato l’allontanamento del figlio in stato confusionale. Localizzato nelle campagne della periferia di Casale, il figlio è stato accompagnato negli uffici del Commissariato di Casale. Tante le incongruenze nel racconto del giovane, che al termine di un lungo interrogatorio ha reso «piena confessione del delitto« ed è stato fermato. Ascoltata a lungo anche la madre. Sul movente, per ora, resta il mistero.
Numeroso il materiale sequestrato sul luogo del delitto dalla polizia scientifica del Commissariato e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Alessandria. Reperti che hanno consentito agli investigatori di raccogliere ulteriori riscontri. Sarà l’autopsia a stabilire con esattezza come è morto l’uomo.
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martedì, 8 Settembre 2020 - 13:19
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