Boss ucciso nell’Avellinese, confessa l’unico indagato: attesa per la convalida

Pistola Legittima Difesa

Ha confessato il 31 enne accusato dell’omicidio di Orazio De Paola, il boss del clan Pagnozzi, ucciso lo scorso 8 settembre con cinque colpi di pistola sparati da distanza a San Martino Valle Caudina (Avellino). Gianluca Di Matola, che si trova in carcere, è  stato bloccato l’altra sera vicino al casello autostradale Roma nord. Era in auto con dei familiari.

Il decreto di fermo emesso dal pubblico ministero Giuliano Caputo della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sarà adesso vagliato dal giudice per le indagini preliminari in sede di convalida del fermo. La vittima aveva avuto un violento diverbio nei giorni precedenti il delitto. I carabinieri erano risaliti al 31enne grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e di alcune attività commerciali.

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giovedì, 10 Settembre 2020 - 15:20
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