Fondi alla Lega, inchiesta sulla Lombardia Film Commission: ai domiciliari 3 commercialisti vicini al Carroccio

Tribunale di Milano
Il Palazzo di Giustizia di Milano

Sono finiti agli arresti domiciliari ieri sera i tre commercialisti ritenuti vicini alla Lega e coinvolti nell’inchiesta della Procura di Milano sulle vicende legate alla Lombardia Film Commission, società partecipata della Regione Lombardia,  e sulla compravendita di un immobile a Cormano, in provincia di Milano. Ai domiciliari, oltre ai 3 professionisti Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, è finito anche Fabio Giuseppe Barbarossa. L’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata ieri dai militari nucleo di Polizia economico-finanziario della Guardia di Finanza. Ai quattro sono contestati, a vario titolo, i reati di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’ordinanza cautelare è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari Giulio Fanales al termine dell’indagine condotta dai pm Civardi e Fusco e ha ad oggetto la condotta dei tre giovani commercialisti considerati vicini alla Lega e di Barbarossa e si concentra in particolare, in questo filone,  sull’acquisto di un capannone a Cormano, Comune della provincia di Milano, che secondo gli inquirenti sarebbe stato acquistato a prezzo gonfiato dalla Lombardia Film Commission. In particolare, il surplus sarebbe ammontato a 400mila euro rispetto al valore iniziale. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’immobile acquistato al prezzo gonfiato era di proprietà della Paloschi Srl, una società in liquidazione amministrata da Barbarossa. L’operazione di vendita sarebbe stata gestita da  Luca Sostegni, già arrestato a luglio,  e ideata dai tre commercialisti, uno dei quali, Andrea Manzoni, in quel periodo era stato nominato presidente della Lombardia Film Commission. Michele Scillieri invece è il commercialista presso il cui studio, nel 2017, è stato registrato e domiciliato il movimento ‘Lega per Salvini premier, e Alberto Di Rubba è l’ex presidente della Fondazione Lombardia Film Commission e ex revisore dei conti della Lega alla Camera dei Deputati.

L’inchiesta sulla Lombardia Film Commission e sul destino dei fondi pubblici stanziati dalla Regione allora guidata da Roberto Maroni (Lega), che aveva elargito un milione di euro per la partecipata, riguarda in primis la ricostruzione della destinazione finale di queste somme. Già a luglio è stato arrestato il 62enne Luca Sostegni, per gli inquirenti prestanome dei 3 commercialisti e accusato di estorsione.

Secondo l’accusa Scillieri era amministratore di fatto della Paloschi Srl attraverso la quale era stato ceduto l’immobile di Cormano ad Andromeda per 400mila euro: immobile a sua volta acquistato dalla Lombardia Film Commission per 800mila euro, il doppio del valore iniziale. Un acquisto fatto, scrivono i pm, per drenare denaro pubblico.

L’inchiesta sull’acquisto sarebbe comunque solo la punta dell’iceberg rispetto alla documentazione raccolta dalla Guardia di Finanza e studiata dai magistrati milanesi. Da approfondire resterebbero diversi aspetti, in primis su altre società messe in piedi per destinare fondi in Svizzera. Sull’inchiesta la Lega ha fatto sapere attraverso una nota: «Assolutamente tranquilli, finirà in nulla come tante altre inchieste che cercavano soldi in Russia, in Svizzera o in giro per il mondo che non c’erano».

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venerdì, 11 Settembre 2020 - 08:00
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