Mascherine, quarantena, febbre, mensa e attività fisica: le nuove regole della scuola italiana ai tempi del Coronavirus

Scuola

Cancelli aperti per 5,6 milioni di studenti, ma con quali regole? Dopo mesi di notizie, smentite, aggiustamenti, linee guida, polemiche a non finire, restano alcuni punti fermi che studenti, personale scolastico e famiglie dovranno tenere ben presenti da oggi fino, si spera, alla fine naturale dell’anno scolastico.

Il ritorno a scuola per tutte le Regioni, prima di tutto, non avviene in contemporanea. Oggi sono 5,6 i milioni di ragazzi in classe, in tutto in Italia la popolazione scolastica è di 8,3. Quest’anno è stato stabilito che la data di partenza del 14 settembre era quella valida in gran parte del territorio italiano. In alcune aree dell’Italia le scuole però hanno già riaperto – in Alto Adige e a Vo’ in Veneto sono iniziate il 7 -, altre Regioni hanno subito stabilito date diverse di rientro (in Friuli Venezia Giulia il 16 settembre, in Sardegna il 22 settembre)  oppure hanno deciso che le scuole riapriranno solo dopo le elezioni regionali e il referendum del 20 e 21 settembre (Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Campania il 24 settembre). Le scuole sede di seggio elettorale e dunque interessate dal voto sono meno della metà del totale. Le scuole hanno organizzato tutto per il rientro; in molti casi sono previsti ingressi scaglionati.

La temperatura va misurata ogni giorno a casa. Con la febbre sopra i 37 e mezzo si deve rimanere a casa e chiamare il medico. Ma non in tutte le Regioni. La Campania ha già deciso l’acquisto di termoscanner per consentire che la misurazione della febbre avvenga a scuola.

Il Comitato tecnico scientifico raccomanda l’uso di quelle chirurgiche, sono più sicure. Il Commissario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ne fornirà 11 milioni al giorno per studenti e personale scolastico. Alle scuole sono già state inviate 94 milioni di mascherine. La mascherina va indossata all’ingresso, in uscita e nelle situazioni di movimento; quando si è seduti se c’è un metro di distanza si può abbassarla.

Se uno studente o un docente è positivo, è l’Asl a decidere se tutta la classe va in quarantena. Più studenti useranno la app Immuni più sarà facile circoscrivere i contatti per eventuali quarantene. Anche per i docenti si procederà con l’attività di tracciamento e la Asl deciderà la strategia più adatta.

L’intervallo si farà, bisogna rispettare le regole previste: indossare le mascherine ed evitare assembramenti. Educazione fisica si farà rispettando il distanziamento di 2 metri e senza usare la mascherina. Ove possibile le attività di educazione fisica verranno svolte all’aperto.

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lunedì, 14 Settembre 2020 - 09:21
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