C’è un altro indagato nell’ambito dell’inchiesta sugli illeciti commessi da alcuni carabinieri in servizio nella stazione Levante a Piacenza: la procura della Repubblica guidata da Grazia Pradella ha iscritto nel registro degli indagati il colonnello dei carabinieri Corrado Scattarretico, comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza.
L’ufficiale è stato ascoltato per quasi due ore dal sostituto procuratore Matteo Centini e dal capo della procura Grazia Pradella. L’accusa a carico di Scattarretico – come riporta l’Ansa – sarebbe quella di favoreggiamento. Lo scorso 22 luglio l’inchiesta ha portato all’arresto di cinque carabinieri: quattro furono trasferiti in carcere, mentre uno ai domiciliari. A seguito della misura emessa dal giudice per le indagini preliminari, vi sono stati dei cambiamenti determinati dal Tribunale del Riesame: il 14 agosto scorso i giudici della Libertà hanno concesso i domiciliari a Daniele Spagnolo, in accoglimento della richiesta avanzata dalla difesa. Spagnolo ha ottenuto la possibilità di stare nell’abitazione dei genitori in Sicilia, disposto anche il divieto di comunicare all’esterno. La procura aveva espresso parere contrario alla scarcerazione per il pericolo di inquinamento delle prove.
L’inchiesta ha anche portato al sequestro della caserma, decisione che non era mai stata assunta prima: la procura aveva necessità di condurre accertamenti negli uffici per cercare riscontri ad accuse di torture mosse nei confronti dei carabinieri di alcuni pusher. Il dissequestro è stato disposto lo scorso 8 settembre.
Nelle ultime settimane gli inquirenti hanno sentito decine di testimoni per acquisire ulteriori riscontri alle accuse sui militari. Uno degli obiettivi delle indagini è quello di chiarire se, oltre ai carabinieri arrestati, ci sono altri profili di responsabilità nella vicenda di una caserma dove, come ha detto la procuratrice Pradella all’indomani degli arresti, «niente di quello che avveniva era lecito».
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mercoledì, 16 Settembre 2020 - 18:49
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