Elezioni, la paura del Covid mette in fuga scrutatori e presidenti di seggio. A Milano e Genova li cercano sul web


Elezioni al tempo del Coronavirus, il pericolo maggiore è l’astensionismo che potrebbe registrare nuove percentuali record. L’allarme arriva da quanto sta capitando in queste ore: molti presidenti di seggio e scrutatori stanno facendo recapitare ai comuni d’appartenenza la rinuncia all’incarico, costringendo così gli enti ad una rincorsa per riempire i ‘vuoti’.

A Milano il Comune cerca presidenti di seggio: sono state circa un centinaio, infatti, le rinunce last minute e così l’amministrazione ha deciso di lanciare un appello ai cittadini via social per mettersi a disposizione. «Informiamo i cittadini del Comune di Milano che stiamo cercando presidenti di seggio per il referendum costituzionale – si legge nel messaggio – È possibile candidarsi direttamente all’Ufficio elettorale di Via Messina 52 fino alle 16 di oggi basta portare con sé un documento d’identità».

Identica situazione a Genova dove il Comune, nella giornata di ieri, ha lanciato una call attraverso Facebook per trovare scrutatori e presidenti di seggio in vista del voto. Tra rinunce vere e proprie e mancati ritiri di nomine già accettate, il totale è di 2644 operatori necessari: degli 855 rinunciatari gli uffici, solo nelle ultime ore, sono riusciti a sostituirne oltre 600, ad ora mancano all’appello ancora 200 scrutatori e sono in corso le sostituzioni che proseguiranno anche nelle prossime ore

Problemi anche in Valle d’Aosta dove su 160 scrutatori nominati, l’ufficio elettorale del Comune di Aosta ha dovuto cercare circa 80 sostituti a causa delle richieste di esonero approvate. Percentuale analoga di istanze di rinuncia anche tra i 42 presidenti di seggio nominati dal tribunale di Aosta per il Comune capoluogo: in questo caso, perl, i giudici hanno bocciato diverse istanze e lo stesso è avvenuto per quelle provenienti dal resto del territorio regionale.

A Firenze, fino ia ieri, avevano rinunciato 110 presidenti di seggio – nominati dalla Corte di Appello – su un totale di 360. Tutti i presidenti sono stati sostituiti. Alle ultime elezioni regionali la percentuale di rinunce era intorno al 25%. Per gli scrutatori le rinunce sono state quasi la metà: 730 su 1470 persone.

Difficile la situazione anche in Puglia. Oltre 200 volontari della Protezione civile pugliese saranno impiegati in Puglia per sostituire i presidenti e componenti dei seggi elettorali che hanno rinunciato. A Bari ha rinunciato il 67% dei presidenti di seggio nominati dalla Corte di Appello (228 persone) e il 100% di quelli nominati per i seggi Covid. Il dato record di rinunce supera la media fisiologica delle rinunce che, alle ultime elezioni regionali era del 40%. A quanto comunicato ieri sera, sono stati sostituiti con le riserve 203 presidenti.

Per i seggi Covid, cioè quello ospedaliero nel Policlinico di Bari e i tre seggi mobili che andranno a domicilio a raccogliere il voto delle persone in quarantena o in isolamento sono state nominate 15 persone (tra presidenti e scrutatori) tra i volontari di Protezione civile. Per questi 15 si è tenuto nel pomeriggio di ieri un corso di formazione ma si tratta, in tutti i casi, di persone esperte che hanno già assistito la popolazione durante il lockdown.

A Napoli, secondo quanto riferisce Palazzo San Giacomo la situazione è migliore. Fino a ieri erano ottanta (sugli 885 nominati dalla Corte d’Appello) i presidenti di seggio che avevano fatto pervenire rinuncia all’incarico. Un dato – viene fatto notare dal Comune – da considerare per il momento in linea con le precedenti consultazioni.

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sabato, 19 Settembre 2020 - 15:35
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