Regionali, la Campania incorona De Luca. Lui: «Sostenuto anche da una destra non ideologica. Basta dibattito incarognito»

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Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca vince la ‘bella’ con Stefano Caldoro e per il secondo quinquennio consecutivo si aggiudica la gestione della cosa pubblica nella Regione Campania. Alle 20 di sera (21 settembre) i risultati non sono ancora definitivi, a volere essere precisi sono assai parziali (la copertura è del 20%), ma il distacco con Stefano Caldoro è abissale al punto tale da fare ritenere impossibile una qualsiasi rimonta del candidato di centrodestra.

E così, alle 20, De Luca si presenta al comitato elettorale alla Stazione Marittima e concede il suo primo discorso da ‘neo’ presidente della Regione. «Questo è un risultato del popolo, che ha espresso l’unità delle energie positive, delle forze sane. E’ un risultato che esprime l”orgoglio della riconquistata dignità di Napoli e della Campania», dice De Luca. Che manda un segnale chiaro anche al centrodestra, sottolineando come al suo risultato abbiano contribuito anche «tante forze della destra non ideologica» che «hanno sostenuto la mia candidatura» perché «si sono riconosciute in un programma, nel lavoro fatto in occasione della fase più dura dell’epidemia».

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E bacchetta, invece, tutti coloro che si sono lanciati in un «dibattito politico segnato da incarognimento, calpestamento della dignità delle persone»: «Credo che dovremmo deciderci a trovare nel nostro paese un modo di vivere anche la vita pubblica, il confronto politico in maniera civile», osserva. Infine un passaggio sull’emergenza sanitaria e un richiamo al rigore per contrastare l’emergere di questa seconda ondata: «Dobbiamo superare il clima di rilassamento purtroppo irrimediabilmente diffusosi nel nostro paese. L’ondata di ripresa dell’epidemia è già presente in Italia, forse non l’abbiamo capito, ed è necessaria una linea di nuovo rigore, nuovo controllo su comportamenti non responsabili. Siamo già nella seconda ondata, e siccome la Campania è la Campania, e siccome avendo aperto tutto in Italia è una regione espostissima credo che dalla Campania vediamo prima e con più chiarezza l’emergere di una nuova ondata dell’epidemia».

C’è poi la questione dei fondi europei, e la Regione – come anticipa De Luca – è già al lavoro per capire come meglio poterli utilizzare. Se lo ‘sceriffo’ non perde tempo e procede a 100 all’ora, i singoli partiti sono però intenzionati ad attendere i risultati finali per comprendere bene il peso che ciascuno di loro avrà nelle rispettive coalizioni. Il Pd, ad esempio, dovrà capire quanti voti in più o in meno rispetto alla lista del governatore ‘De Luca Presidente’: tra le due liste, sino alle 20.30, non vi era una differenza importante. Resta poi da capire in che misura De Luca ha superato Caldoro. Su una copertura del campione del 21% (disponibile alle 20.20) – riportata dalla quarta proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai – De Luca è al 64,7% (coalizione al 62,7) mentre il candidato del centrodestra Stefano Caldoro è al 20,8% (coalizione al 22,3%). La candidata del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino è all’11,5% (colazione al 12,2%).

lunedì, 21 Settembre 2020 - 20:30
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