Tentata concussione, braccio di ferro tra la procura e l’ex senatore Nespoli: udienza al Riesame sulla richiesta di arresto

L'ex senatore Vincenzo Nespoli

Si discuterà venerdì prossimo, davanti al Tribunale di Riesame di Napoli, la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla procura di Napoli Nord nei confronti dell’ex senatore ed ex sindaco di Afragola Vincenzo Nespoli con l’accusa di tentata concussione.

La richiesta di arresto nei confronti dell’ex senatore, considerato l’uomo macchina della Lega in Campania, era stata rigettata dal Gip del Tribunale di Napoli Nord Valentina Giovanniello ma il pm Patrizia Dongiacomo ha impugnato la decisione. «Il provvedimento con il quale il gip di Napoli Nord ha rigettato l’arresto è giuridicamente ineccepibile – afferma l’avvocato Rosario Pagliuca, legale dell’ex senatore – siamo fiduciosi sull’esito del pronunciamento da parte dei giudici».

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La contestazione degli inquirenti riguarda un presunto tentativo di concussione che si sarebbe verificato ad Afragola dove Nespoli è impegnato in una campagna contro la ditta che si sta occupando del servizio di nettezza urbana. Secondo l’ex senatore la società è inadempiente e, questa è l’ipotesi dell’accusa, Nespoli avrebbe tentato di costringere il dirigente dell’Ufficio Ambiente del Comune di Afragola a indire una nuova gara di appalto per sostituire la ditta attuale. «L’ex senatore Nespoli, – spiega l’avvocato Pagliuca – da privato cittadino, si sta adoperando in favore della collettività, la ditta che si occupa del servizio sta pagando delle pesanti penali proprio perché incapace di garantire il servizio».

A febbraio Nespoli è stato condannato a 8 anni per riciclaggio e bancarotta fraudolenta della Sean Immobiliare spa (per 10 milioni di euro) all’esito di un dibattimento che si è trascinato per anni. 

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mercoledì, 23 Settembre 2020 - 16:00
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