Lampedusa, peschereccio tunisino sperona motovedetta della Capitaneria. La Finanza lo insegue e apre il fuoco


Una unità della Guardia di finanza ha aperto il fuoco sparando in aria alcuni colpi d’arma da fuoco contro un peschereccio tunisino che non s’è fermato all’Alt e che, tentando di scappare, ha speronato una motovedetta. Il motopesca “Mohanel Anmed”, dopo l’inseguimento in acque internazionali, è stato bloccato dai militari delle Fiamme gialle. Il comandante del peschereccio, che si trova adesso a Lampedusa, è stato arrestato con le accuse di resistenza e violenza contro nave da guerra e rifiuto di obbedire a nave da guerra.

L’imbarcazione tunisina era impegnata in una battuta di pesca a 9 miglia circa dalla costa di Lampedusa, in acque territoriali italiane. E’ scattato il controllo da parte di Guardia costiera e Guardia di finanza, ma il natante non solo non s’è fermato ma ha anche speronato una motovedetta italiana. E’ scattato l’inseguimento in acque internazionali, durante il quale, prima di abbordare il peschereccio, sono stati esplosi alcuni colpi di mitraglia in aria a scopo intimidatorio. Sul motopesca, che era impegnato in una battuta all’interno delle acque territoriali italiane e che è stato sottoposto a sequestro, non c’erano migranti nè droga o armi. L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri.

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mercoledì, 30 Settembre 2020 - 11:45
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