Juve-Napoli, Agnelli punge: «Noi rispettiamo i regolamenti». E la Lega ignora disposizioni regionali e ministri


«De Laurentiis mi ha scritto un messaggio proponendo di rimandare la partita. Gli ho risposto che la Juventus si attiene ai regolamenti e c’è un protocollo chiaro, secondo me ben fatto, che noi abbiamo osservato». Andrea Agnelli, presidente della Juventus, spiega così a Sky Sport la decisione del club bianconero di fare scendere ugualmente in campo la squadra pur sapendo che gli azzurri sono rimasti bloccati a Napoli non per capriccio ma perché ha così disposto l’Asl Napoli1 in ossequio a regole chiare, e restrittive, disposte dalla Regione Campania in materia di contrasto alla diffusione del Coronavirus.

«C’è un protocollo della Figc che rimanda a una circolare del ministero della Salute approvato dal comitato tecnico-scientifico. Un protocollo che la Juventus ha rispettato», ha asserito Agnelli.

Parole, quelle del presidente della Juve, che arrivano a 45 minuti dal fischio di inizio della partita che non si è giocata (è stata definitivamente sospesa, come da regolamento) e che accendono ancora di più gli animi in una giornata in cui la Lega ha fatto coriandoli non soltanto di una disposizione regionale ma ha ignorato candidamente anche i fin troppo morbidi interventi dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dello Sport, Vincenzo Spadafora, a prendere in considerazione il rinvio perché, come detto da Spadafora, «bisogna fare prevalere l’interesse superiore della salute su qualsiasi altra logica o interesse di parte».

Neppure l’intervento del Comitato tecnico scientifico in favore dell’Asl ha fatto cambiare le cose: «Il CTS, a proposito del caso dei calciatori positivi al contagio dal virus SARS-CoV-2, richiama gli obblighi di legge sanciti per il contenimento del contagio dal virus e ribadisce la responsabilità dell’Autorità Sanitaria Locale competente e, per quanto di competenza, del medico sociale per i calciatori e del medico competente per gli altri lavoratori». Eppure nel pomeriggio l’intervento del consigliere Figc Pietro Lo Monaco a Radio Kiss Kiss aveva fatto ben sperare: Lo Monaco aveva infatti affermato che si stava andando verso il rinvio della partita, a data da destinarsi, ma alla fine il consigliere è stato sconfessato.

Tanta rabbia da parte dei supporter azzurri. All’esterno dello stadio San Paolo è stato esposto un lungo striscione che attacca pesantemente i bianconeri: «Il peggior virus si chiama Juventus…20:45 Amuchina su Torino».

domenica, 4 Ottobre 2020 - 21:44
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