Bar e ristoranti, nuova stretta anti-covid in Campania: dopo le 23 vietato mangiare fuori, si salvano le consegne a domicilo


Dopo il divieto di vendita e di consumo di bevande alcoliche in strada dopo le 22, il presidente della Regione Campania prova a dare un altro colpo di mandata per ridurre la presenza in strada delle persone. E in questo solco impone, ancora una volta, un sacrificio ai titolari delle attività di ristorazione che ancora oggi fanno i conti con i danni economici, pesantissimi, provocati dal lockdown. Con l’ordinanza numero 77 emessa in data di oggi (lunedì 5 ottobre), De Luca stabilisce un orario massimo per recarsi al ristorante o in pizzeria: alle 23 le porte dei locali chiuderanno; potrà consumare solo chi è entrato prima. Chi vorrà mangiare dopo le 11 di sera dovrà ripiegare sulla consegna a domicilio, che invece non subirà battute di arresto.

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Ma vediamo nel dettaglio le disposizioni. «Ai ristoranti, pizzerie ed altri esercizi della ristorazione (pub, vinerie, kebab e similari), è fatto obbligo di prevedere l’ultimo ingresso dei clienti nonché degli avventori per asporto alle ore 23,00, per l’intera settimana. Le consegne a domicilio sono consentite senza limiti di orario», recita uno dei punti che di sicuro farà più discutere.

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Sorte peggiore è toccata «a bar, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari»: dovranno restare chiusi dalle 23 alle 6, l’obbligo vale da domenica a giovedì. Da venerdì a sabato, invece, la chiusura partirà dalle 24 (e durerà sino alle 6). Fanno eccezione gli esercizi presenti all’interno di strutture di vendita all’ingrosso che osservano orari notturni di esercizio. 

Tra le attività più colpite da queste misure vi saranno attività come le ‘cornetterie’ che lavorano essenzialmente in tardissima serata, perché raccolgono un pubblico fatto in larghissima parte di giovanissimi che dopo una serata in discoteca o fuori a cena, consumano il cornetto prima di rientrare a casa. Tutte le nuove misure resteranno in vigore sino al 20 ottobre, salvo modifiche o proroghe.

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lunedì, 5 Ottobre 2020 - 14:37
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