Droga per i detenuti di Poggioreale, 9 arresti: stupefacenti nascosti nei pacchi, giro gestito a telefono dalle celle

Carcere Poggioreale
Il carcere di Poggioreale

L’hashish veniva nascosto all’interno dei pacchi alimentari destinati ai detenuti, in questo modo la droga aveva accesso nel carcere di Poggioreale e finiva nella disponibilità dei detenuti. Detenuti che avevano a disposizione anche telefoni cellulari con cui contrattavano anche l’arrivo degli stupefacenti. E’ stato proprio intercettando uno di questi telefoni cellulari nella disponibilità di un detenuto che i carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria di Roma hanno ricostruito il presunto ‘giro’ di droga tra le mura della casa circondariale partenopea. Una ricostruzione investigativa poi avallata dalla Procura di Napoli Nord che ha coordinato le indagini e culminata questa mattina con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord a carico di 9 persone.

A tre è stata notificata un’ordinanza cautelare in carcere, 4 persone sono finite agli arresti domiciliari e per due è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di 9 uomini di età comoresa tra i 21 e i 43 anni, residenti nelle province di Napoli e Caserta, accusati di traffico di sostanze stupefacenti aggravato.

L’indagine, iniziata lo scorso mese di aprile, trae origine da altra attività condotta dai carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria di Roma, nel corso della quale è emersa la disponibilità di una utenza telefonica cellulare da parte di due detenuti della casa circondariale di Napoli Poggioreale.
Le attività investigative hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati e di ricostruire il modus operandi.
Secondo l’ipotesi accusatoria, due detenuti – intrattenendo contatti telefonici con l’esterno – riuscivano a farsi inviare pacchi postali al cui interno, tra i generi alimentari, venivano occuitati quantitativi di hashish che poi provvedevano a distribuire all’interno della struttura Penitenziaria avvalendosi della complicità di altri due detenuti.

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martedì, 6 Ottobre 2020 - 09:51
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