La pandemia affonda i conti di EasyJet: sospese le basi a Napoli e Venezia. Cosa può fare chi ha già prenotato un volo

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E’ crisi nera per Easyjet. L’assenza di passeggeri dovuta al lockdown e la successiva drastica riduzione degli spostamenti pesa sui conti della compagnia low cost inglese. E si fa sentire anche sul nostro Paese: Easyjet conta, infatti, di fermare temporaneamente le basi di Napoli e Venezia. Il gruppo prevede una perdita per l’anno fino al 30 settembre tra 815 e 845 milioni di sterline (1,04-1,08 miliardi di dollari e tra 898 milioni di euro e 931 milioni di euro), aggiungendo che la sua capacità di volo dovrebbe raggiungere appena il 25% circa nell’ultimo trimestre del 2020. Per resistere alla crisi legata al Covid, il gruppo sta procedendo anche ad un piano di ristrutturazione che prevede il sacrificio di alcuni scali e contestualmente il taglio di posti di lavoro.

E’ stato già annunciato lo stop alle attività delle basi degli aeroporti di Venezia e Napoli, con la precisazione che si tratta di uno stop temporaneo. «A causa della forte riduzione della domanda causata dalla pandemia di Covid-19, Easyjet ha deciso temporaneamente di sospendere le attività  della sua base all’aeroporto Marco Polo di Venezia fino a marzo 2021 e della base dell’aeroporto Capodichino di Napoli fino al 17 dicembre 2020», spiega la compagnia in una nota. «I voli Easyjet – prosegue il comunicato – continueranno a operare regolarmente, anche se ridotti in frequenza, su entrami gli aeroporti ed operati da equipaggi ed aeromobili provenienti da altre basi». Chi avesse prenotato un volo destinato alla cancellazione potrà chiedere il trasferimento su un volo alternativo, un voucher o un rimborso in denaro. Le basi verranno reinstallate solo una volta che si avrà una ripresa del traffico aereo.

Nel frattempo i dipendenti continueranno a restare in congedo secondo la normativa italiana mentre Easyjet continua a dialogare con i sindacati per ampliare i tagli sulla sua rete. 

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giovedì, 8 Ottobre 2020 - 14:45
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